La guerra dei mondi si decide al telefono. Nel giorno in cui volano pesanti e reciproche accuse di escalation tra Stati Uniti e Russia, i leader delle due super potenze avranno un colloquio telefonico attraverso il quale si capirà realmente se c’è qualcuno che bluffa al tavolo delle trattative o se si andrà realmente allo scontro.

La guerra dei mondi: cittadini stranieri in Ucraina invitati a lasciare il paese

Molti Paesi europei, Italia compresa, si allineano rispetto alle indicazioni degli americani e stanno invitando i propri connazionali a partire. In quest’ottica restano ancora di circostanza le dichiarazioni del Ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio: “Lavoriamo tutti al fine di evitare un’escalation circa la crisi ucraina, ovviamente lavoriamo a mantenere aperto un canale di dialogo con Mosca. Lavoriamo tutti per una soluzione diplomatica e ci auguriamo che il prima possibile possano arrivare segnali tangibili in tal senso”.

Biden-Putin: colloquio in corso

E’ in corso il colloquio telefonico fra Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin. Le basi per il contatto di oggi le hanno poste nella giornata di ieri, con Mosca che non sembrava avere fretta, suggerendo lunedì come giornata possibile. Su pressione della Casa Bianca i russi hanno accettato di anticipare ad oggi.

Le manovre militari statunitensi non si sono interrotte. In Ucraina, al momento, non c’è più un soldato americano. Al contrario, aumenta la pressione a stelle e strisce nelle acque territoriali russe nel Pacifico, dove le forze di Mosca hanno intercettato un sottomarino classe Virginia della Marina Usa. Lo riporta la Tass che cita il ministero della Difesa di Mosca.

Si è risolto in un nulla di fatto il tanto atteso colloquio telefonico tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, mentre il governo ucraino invita i suoi cittadini a mantenere la calma.

Segnali preoccupanti

La giornata non era partita col piede giusto. Già dal mattino il segretario di Stato Usa Blinken, in conferenza stampa dalle isole Fiji, ha esordito dicendo di continuare “a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina”.

A Kiev, intanto, una nota del ministero degli Esteri esortava i cittadini a “restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”.