A margine della stagione 2022 arriva una comunicazione ufficiale su uno dei circuiti resi punto di riferimento del Circus. La Formula 1 ha concluso un accordo per il GP del Bahrain fino al 2036, compreso. Il circuito del Medio Oriente entra cosi di diritto nell’élite della F1. In passato lo stesso era stato però criticato per la poca spettacolarità delle sue curve.
Nella storia recente della F1 gli accordi con le varie sedi delle gare avevano una durata che andava dai due ai sei anni, ne è un esempio il GP di Monza che ha appena rinnovato il suo accordo con la FIA per cinque anni. Ci sono quindi da capire le motivazioni di un accordo che lega il circuito di Sakhir alla F1 per ben 15 anni. A svelarle è stato lo stesso sceicco parlando di crescita ed interesse per il moto-sport nel paese. Lo stesso ha poi aggiunto: “Una nuova generazione di fan si è avvicinato molto negli ultimi anni“.
BREAKING: The Bahrain Grand Prix will remain on the calendar until 2036! ?️#F1 pic.twitter.com/eThvkzVOlc
— Formula 1 (@F1) February 11, 2022
La storia del circuito del Bahrain F1
La città di Sakhir ospitò per la prima volta le monoposto di Formula 1 nel 2004. Due anni dopo i vertici della FIA decisero di affidargli il primo appuntamento del mondiale, fiducia rinnovata anche nel 2010 e nella scorsa stagione. In ultimo tra qualche settimana ospiterà la prima sessione di test ufficiale con le monoposto targate 2022.
Rendere la F1 sempre più sostenibile
Per confermare l’impegno organizzativo anche per questa stagione i promoter hanno confermato delle azioni significative per aumentare la sostenibilità ambientale della manifestazione con tutta l’energia utilizzata nel Gran Premio del 2022 proveniente da fonti sostenibili. È stata annunciata, inoltre, la volontà di avere zero emissioni nette di carbonio entro il 2030. La volontà sempre maggiore di puntare alla sostenibilità ambientale delle vetture e di tutto il circuito ha spinto lo stesso presidente della F1 Stefano Domenicali a spingere per chiudere questo storico accordo.
Le prime dichiarazioni in merito all’accordo
Il primo a parlare è stato proprio il presidente della F1 Stefano Domenicali: “Il Bahrain è stato il primo Paese del Medio Oriente ad accogliere la Formula 1, occupa un posto molto speciale nel nostro sport. Ringrazio Sua Altezza il Principe Salman e tutto il suo team per la loro dedizione e il duro lavoro svolto durante la nostra partnership, non vedo l’ora di affrontare insieme tante altre gare“.
In risposta sono arrivati i ringraziamenti dello sceicco Al Khalifa, Ad. della società organizzatrice e proprietaria dell’impianto: “Dopo 18 anni di gare di Formula 1 ospitate, siamo orgogliosi d’aver giocato un ruolo nella ricca storia della categoria. Adesso non vediamo l’ora di continuare a costruire su queste basi in futuro. La crescita e l’interesse verso le corse in Bahrain e nel Medio Oriente ha guadagnato uno slancio importante, con una nuova generazione di tifosi che ha abbracciato il nostro grande sport e non vediamo l’ora di continuare a far crescere questo bacino”.