Dario Argento: “Occhiali Neri è un film selvaggio ma anche tenero”.
Il maestro del cinema horror italiano ritorna alla regia dopo un decennio con un thriller interpretato da Ilenia Pastorelli e dalla figlia Asia.
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Dario Argento: Occhiali Neri presentato al Festival di Berlino
Dario Argento torna dietro la macchina da presa dopo Dracula 3D, e lo fa con quello che lui definisce “un thriller classico, un giallo”, come quelli che ne hanno decretato il successo negli anni ’70, da L’uccello dalle piume di cristallo a Quattro mosche di velluto grigio, fino al capolavoro Profondo Rosso.
Occhiali Neri è ospitato alla Berlinale nella sezione Special Gala e rappresenta la prima volta per Argento al festival tedesco.
La storia racconta di un serial killer di prostitute che uccide strangolandole con le corde di un violoncello. La sua prossima vittima designata è la escort Diana la quale, per sfuggire al suo aggressore, va a schiantarsi contro una macchina, perdendo la vista. Dallo shock Diana riemerge decisa a combattere per la sua sopravvivenza, ma non è più sola. A difenderla e a vedere per lei adesso ci sono Nerea, il suo cane lupo tedesco, e il piccolo Chin, sopravvissuto all’incidente, che la accompagnerà nella fuga. In suo aiuto interverrà anche un’assistente sociale interpretata dalla figlia del regista Asia Argento.
“Un film selvaggio e pazzo ma anche tenero”
Dario Argento ha raccontato che è stato proprio l’intervento di sua figlia a permettergli di realizzare il film.
“La sceneggiatura di Occhiali Neri risale al 2002, e la pellicola doveva essere prodotta da Vittorio Cecchi Gori, che dichiarò il fallimento proprio mentre stavamo cercando le location. Decisi, allora, di mettere da parte lo script. Un giorno Asia stava cercando materiale per la sua autobiografia a casa mia, e si è trovata tra le mani questo film di cui non aveva mai saputo nulla. Dopo averla letta, le piacque così tanto che mi disse che dovevo assolutamente fare il film”.
Lo stesso Argento ammette che il film di oggi è leggermente diverso da quello che aveva scritto venti anni fa, “ma possiede lo stesso spirito selvaggio e pazzo”. Il regista è stato inoltre costretto a girare il film in piena pandemia, destino condiviso con moltissime altre pellicole in arrivo nei prossimi mesi, come il tanto atteso The Batman con Robert Pattinson.
Argento ritiene che la novità più importante di Occhiali Neri è rappresentata dalla tenerezza del rapporto tra la protagonista e il piccolo bambino che la accompagna.
“La reazione materna con il bambino, che la protegge e diventa la sua guida, è una novità per me ed è proprio questa dinamica tra loro che mi ha spinto a fare un film migliore di quello pensato originariamente”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.