Suicidio assistito: sarà il Tiopentone Sodico il farmaco da somministrare a Mario, il 44enne marchigiano che in seguito a un incidente stradale era rimasto tetraplegico.
Suicidio assistito, svolta nel caso di Mario
Una commissione multidisciplinare di esperti, istituita dall’Azienda sanitaria Unica Regionale delle Marche, ha deciso che è corretto l’uso del Tiopentone per il suicidio medicalmente assistito chiesto da Mario. Il 44enne tetraplegico marchigiano aveva ingaggiato una battaglia legale con l’Asur per l’applicazione della sentenza della Consulta Cappato-Dj Fabo.
La scelta del farmaco e delle modalità di somministrazione erano l’ultimo nodo da sciogliere in questa vicenda. Nelle scorse settimane era infatti arrivato il via libera del Comitato Etico che aveva appurato la sussistenza delle condizioni richieste dalla sentenza della Consulta.
La relazione redatta dal Gruppo tecnico multidisciplinare – di cui il Corriere Adriatico è entrato in possesso – ha analizzato in 15 pagine tutta la situazione, approfondendo le tematiche tossicologiche. Alla fine è stato appurato che “la modalità, la metodica ed il farmaco (Tiopentone Sodico nella quantità di 20 grammi) prescelti siano idonei i garantirgli la morte più rapida, indolore e dignitosa possibile”.
Ecco il tassello fondamentale che mancava e che completa la richiesta contenuta nell’ordinanza del Tribunale di Ancona emessa il 9 giugno scorso.
La battaglia di Mario
La battaglia legale di Mario è cominciata oltre 15 mesi fa, con la richiesta al Tribunale di Ancona che l’Asur verificasse la sussistenza dei quattro requisiti per l’accesso al suicidio assistito.
Il 44enne è tetraplegico e soffre di gravi patologie. Un incidente stradale nel 2010 gli ha causato la frattura della colonna vertebrale con lesione del midollo spinale. Il 20 febbraio dello scorso anno aveva raccontato la propria storia al Consiglio generale dell’Associazione Coscioni che lo ha seguito per tutti questi lunghi mesi.
Nelle scorse settimane Mario aveva anche diffidato lo stesso Comitato e l’Asur Marche. Perché inadempienti in merito all’ordine emesso dal Tribunale di Ancona oltre che per omissione di atti di ufficio. “Il vostro comportamento è di una gravità assoluta, mi state costringendo a soffrire, mi state torturando” si legge nella lettera inviata all’Asur, al Comitato Etico, nonché al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente del Consiglio Mario Draghi.
A rendere nota la notizia dell’ok al Tiopentone Sodico è stata proprio l’associazione guidata da Marco Cappato.
“È una svolta storica. Sul cosiddetto ‘aiuto al suicidio’, da oggi in Italia abbiamo non solo delle regole precise ma anche delle procedure e delle pratiche mediche definite che includono le modalità di auto-somministrazione del farmaco da parte del paziente“. Così Filomena Gallo, codifensore di Mario e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
Leggi anche: Suicidio assistito, da Eluana a dj Fabo fino a Mario: i casi che hanno scosso le coscienze e i tribunali
Leggi anche: Suicidio assistito in Italia: il diritto di decidere quando la vita è diventata “non vita”