Matteo Ricci, Sindaco di Pesaro e membro del gruppo dirigente dell’Anci, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare dei Comuni che, per protesta, spengono le luci nelle zone simbolo delle loro città.
“Ho spento la piazza principale della città, Piazza del Popolo. I pericoli sono concreti e sottovalutati. Mano a mano che i Comuni hanno fatto i bilanci di previsione ci si è resi conto del dramma. L’inflazione avrà un impatto su famiglie ed imprese ma si è sottovalutato quello che poteva succedere nei Comuni. Pensiamo all’illuminazione pubblica con i costi che aumentano del +35%”.
“C’è un altro aspetto non ben calcolato che è l’impatto su contratti e convenzioni che hanno i Comuni. Molti servizi vengono gestiti da cooperative o ditte esterne. Si fanno delle gare d’appalto nelle quali è previsto l’adeguamento ISTAT. Il caso tipico è quest’anno perché con un’inflazione del 4% tutti i contratti già stipulati andranno adeguati al rialzo facendo saltare i bilanci. Grazie al PNRR e non solo abbiamo la possibilità di accedere a delle risorse ma non abbiamo risorse per la spesa corrente”.
Comuni spengono le luci ed i servizi
“Se non si interviene si rischia di tagliare i servizi. Poi spegneremo l’illuminazione pubblica, non riscalderemo le scuole a marzo oppure aumenteremo le tasse locali. I bilanci dei comuni devono chiudere in parità altrimenti si apre la procedura di dissesto. Se non ci sarà un fondo speciale di circa un miliardo di euro per aiutare i Comuni sull’impatto dell’inflazione. Se nei prossimi i giorni i Sindaci non dovessero ricevere questo supporto saranno costretti a tagliare servizi mentre altri non potranno fare i bilanci”.
“Fossi Draghi o un ministro farei di tutto per evitare un nuovo scostamento. Sappiamo che l’immissione di nuova moneta in circolazione può causare un ulteriore aumento dell’inflazione. Abbiamo spento le città per “accendere” un riflettore sull’emergenza. Questo tema è completamente sottovalutato”.