Storica impresa nel Biathlon da parte di Dorothea Wierer nelle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022: conquistato il primo podio olimpico individuale proprio del biathlon femminile azzurro. Dorothea Wierer è terza nella 7.5 km sprint, preceduta dalla norvegese Roeiseland e alla svedese Oeberg. C’è una grande prova al poligono, con zero errori, per l’atleta azzurra, che è stata veloce anche sugli sci. 

Biathlon Wierer
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Biathlon, Wierer: un bronzo storico

Una medaglia che inseguiva da otto anni e che finalmente, dopo tanti sacrifici, è arrivata. E’ ancora una medaglia di bronzo quella al suo collo,  dello stesso colore delle due medaglie vinte con la staffetta mista, prima a Sochi e poi a PyeongChang. Il terzo posto olimpico nella sprint che va ad arricchire una collezione di podi pesanti, proietta lo sguardo ora sulla gara a inseguimento e poi sulla mass start, ovvero altre due occasioni per andare ancora più su. Nella sprint sui 7,5 km la 31enne di Rasun è stata perfetta nelle due soste al poligono: senza errore e con rapidità, in entrambe le soste, non è riuscita a reggere il passo di una travolgente Marte Olsblu Roeiseland, che l’ha lasciata a 37”2, e di un’altra fondista doc come Elvira Oeberg, argento per 6”3. E’ la decima medaglia per l’Italia ai giochi cinesi, che si somma a quelle di imprese come il Curling, il fondo, Gigante e Short Track.

Pattinaggio, Ghiotto: è bronzo!

Oltre la storica impresa nel Biathlon da parte di Dorothea Wierer, c’è un altro bronzo da festeggiare: quello di Davide Ghiotto nei nei 10.000 del pattinaggio velocità. Nella batteria con il campione olimpico e mondiale Nils Van der Poel, l’azzurro ha firmato un tempo di 12’45”98, il terzo dietro a Van der Poel e Roest.

Foto ufficiale Coni

Malagò: “Stiamo onorando il nostro Paese!”

“Bentornata Dorothea, benvenuto Davide!  – ha dichiarato il Presidente Malagò – Grazie ai vostri bronzi abbiamo eguagliato il numero di medaglie di PyeongChang a nove giorni dalla fine dei Giochi. Orgoglioso di voi, siete stati bravissimi. Dorothea non tradisce mai e ancora una volta ha dimostrato la sua infinita classe. La medaglia di Davide invece è la conferma di una stagione straordinaria e della sua crescita tecnica. Complimenti alle due Federazioni, ai presidenti Roda e Gios, e a tutti i tecnici. Stiamo rispettando le tabelle di marcia e onorando alla grande il nostro Paese”