L’Energy Observer 2 è una nave da carico francese che potrà rappresentare il futuro per l’industria del trasporto marittimo sostenibile essendo alimentata ad idrogeno e senza emissioni dirette di gas serra. Presentata ieri all’ One Ocean Summit sostenuto dalle Nazioni Unite nella città francese di Brest, è un nuovo prototipo che segue quello di un’imbarcazione più piccola già lanciata nel 2017, l’Energy Observer, un catamarano coperto di pannelli solari che è stata la prima barca al mondo ad essere alimentata esclusivamente da energia rinnovabile e capace di produrre il proprio idrogeno utilizzando acqua salata.
Emissioni zero, presentato l’Energy Observer 2, cargo merci alimentato a idrogeno
Il piano è quello di avere la prima nave da carico a zero emissioni a solcare i mari entro il 2025. Mentre sua sorella minore era una barca da turismo, l’Energy Observer 2 è in grado di accogliere carichi pesanti e può trasportare fino a 240 container merci in giro per i continenti. Il fondatore di Energy Observer, il velista Victorien Erussard, ha ricordato come il trasporto marittimo sia responsabile del 3% delle emissioni di CO2 del mondo, mentre con questa imbarcazione si può potenzialmente de-carbonizzare un terzo della flotta mondiale esistente. Il piano è che la nave da carico sia alimentata da idrogeno liquido prodotto a terra con energia a zero emissioni, spera Erussard, attraverso le fonti di energia rinnovabile.
Com’è fatta la nave cargo francese
La nave ha anche quattro serie di vele che sembrano ali verticali e che utilizzano la propulsione eolica per ridurre il consumo di carburante fino al 40%. La nave può trasportare fino a 70 tonnellate di idrogeno liquido per un massimo di 4.000 miglia nautiche (7.400 km). Secondo Erussard il costo di questo tipo di imbarcazione è attualmente il doppio di quello di una tradizionale a causa dell’enorme lavoro di ricerca e dello sviluppo che c’è dietro. La speranza è quella di ridurre i costi e di avere un aiuto finanziario dalla Francia e dall’Unione Europea per renderlo economicamente sostenibile e appetibile per il mercato. Il piano è che la prima nave da carico a emissioni zero prenda il largo entro il 2025.