Discoteche aperte di nuovo e addio alle mascherine all’aperto. E’ il primo passo verso il ritorno alla vita senza restrizioni. Da oggi non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto. Gli italiani possono passeggiare nuovamente con il viso scoperto. L’obbligo delle mascherine anche all’aperto era stato deciso con il decreto del 13 ottobre del 2020, 16 mesi fa, dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Inizia oggi, così, un percorso che nel giro di poche settimane dovrebbe portare il nostro Paese a un allentamento di tutte le altre misure prese per contenere la diffusione del Coronavirus, compreso il green pass. Non è escluso possa avere anche un’accelerazione, con alcuni divieti che potrebbero cadere anche prima del 31 marzo. Ricordiamo che fino al 31 marzo è in vigore lo stato d’emergenza. Oggi discoteche aperte, dopo oltre due anni di chiusure, a parte la breve parentesi dell’estate 2020 e quella dei due mesi da ottobre a dicembre 2021.
Da oggi addio all’obbligo delle mascherine all’aperto
L’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede, dunque, che non sia più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto ma aggiunge che, anche in zona bianca vengano sempre portate con sé e restino obbligatorie in caso di assembramenti. Questo fino al 31 marzo.
Il testo dell’ordinanza firmata da Roberto Speranza
“Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private” e “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con un disabile in modo da non poter fare uso del dispositivo; i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva”.
L’ordinanza produce effetti “a partire dall’11 febbraio 2022 e fino al 31 marzo 2022”.ù
Oggi discoteche aperte
Oggi riaprono le discoteche, c una normativa diversificata a seconda che si tratti di impianti all’aperto o al chiuso. Se sono al chiuso ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina, tranne quando si è in pista per ballare, mentre, all’aperto, non ci sarà questa necessità. Il limite di capienza di tutti i locali da ballo non può essere superiore al 75% all’aperto e al 50% al chiuso.
Il parere degli esperti sulla possibile abolizione dell’obbligo delle mascherine al chiuso
Le mascherine sono obbligatorie al chiuso fino al 31 marzo e già si guarda oltre quella data. Alcuni esperti avvertono: è troppo presto per eliminarle con questa circolazione del virus e la variante Omicron. Per il Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma e consigliere scientifico del ministro della Salute, dovremo indossare le mascherine al chiuso ancora per molto tempo, almeno per tutto il 2022. In un’intervista alla Dire ha spiegato:
“Penso che con le mascherine dovremo convincerci ancora a lungo. Ora c’è l’attenuazione della misura all’aperto, però soltanto quando non ci sono assembramenti, altrimenti quando ci sono la mascherina va indossata. È una misura conforme all’attuale scenario epidemiologico, quindi una stagione che sta migliorando, persone che sono vaccinate e persone che sono prudenti. Però nel momento in cui si va all’interno di locali chiusi, perché siamo ancora di fronte a decine di migliaia di casi al giorno e una contagiosità enorme da parte di Omicron, è necessario continuare a portare le mascherine per un periodo prolungato. Penso che le indosseremo almeno per tutto il 2022”.
Il prof. Ricciardi ha tocca anche l’argomento “stato di emergenza”:
“La situazione è in miglioramento e credo che continuerà a migliorare, penso che avremo un febbraio migliore e un marzo probabilmente con la curva appiattita, quindi arriveremo alla fine di marzo probabilmente con un numero di casi relativamente ridotto. A quel punto il governo si dovrà chiedere ‘posso gestire questa situazione con gli strumenti di ordinaria amministrazione?’, probabilmente sì, però bisognerà vedere al momento la situazione epidemiologica che si presenterà”.
Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, a Cusano Italia Tv, ha parlato di eccesso di ottimismo e disinformazione sulla pandemia:
“Con l’avvicinarsi della scadenza dello stato di emergenza la cui estensione non è più giustificabile in parlamento, si stanno insinuando nel dibattito scientifico e politico termini che nulla hanno a che vedere con la situazione attuale: dalla circolazione endemica del virus addirittura all’imminente fine della pandemia”.
Leggi anche https://www.tag24.it/292616-fondazione-gimbe-dati/
Ascolta l’intervento di Giuseppe Mele, Presidente della Societa’ Italiana Medici Pediatri, su Radio Cusano Campus, sulla campagna vaccinale per i più piccoli https://www.radiocusanocampus.it/podcast/giuseppe-mele-vaccino-covid-bambini/