Accadde oggi, 11 febbraio 1929: firmati i Patti Lateranensi. Si tratta degli accordi stipulati tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica, con i quali si è posta fine alla “questione romana”. Con la firma del 1929, la Chiesa cattolica ha riconosciuto l’esistenza di uno Stato italiano, accantonando definitivamente ogni pretesa giuridica sul territorio di Roma. I Patti furono sottoscritti dall’allora Segretario di Stato Vaticano Pietro Gasparri e da Benito Mussolini (nella foto: il manifesto della storica firma).

Accadde oggi, 11 febbraio 1929: firmati i Patti Lateranensi

I Patti Lateranensi si componevano di un Trattato, con il quale venivano definiti i reciproci rapporti sul piano del diritto internazionale tra lo Stato italiano e la Santa Sede; e di un Concordato, riguardante la disciplina dei rapporti tra lo Stato e la confessione cattolica. Tuttavia, è opportuno sottolineare che anche il Trattato aveva al suo interno disposizioni di carattere concordatario e non solo disposizioni di diritto internazionale.

La questione costituzionale

La giurisprudenza costituzionale ha riconosciuto che le norme di esecuzione dei Patti Lateranensi, in virtù della loro peculiare copertura costituzionale, possano derogare alle stesse disposizioni costituzionali, ma non ai principi supremi dell’ordinamento costituzionale, tra cui è stato successivamente fatto rientrare anche il principio di laicità dello Stato.

Il nuovo Concordato

Dal 1948, la sostanziale incompatibilità di numerose disposizioni dei Patti Lateranensi con i principi fondamentali della Costituzione repubblicana ha comportato la necessità di una loro revisione e l’avvio di una lunga trattativa con la Santa Sede, sfociata nella stipulazione di un nuovo Concordato nel 1984. Il nuovo Concordato, mentre abolisce una serie di privilegi della Chiesa cattolica incompatibili con uno Stato laico e pluralista, ne garantisce, allo stesso tempo, gli spazi di libertà.

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