I figli dei no vax sono finiti in cima all’agenda setting in queste ore. La ragione non è tanto da cercare nella storia di Bologna del sangue no vax al figlio, ma piuttosto in un servizio de Le Iene in cui un giovane racconta il punto di vista di chi non ha ancora l’età per prendere certe decisioni sulla propria salute ma subisce le scelte dei genitori. Non è questa la sede per stabilire la solidità scientifica di chi non vuole vaccinarsi. Il tema da affrontare, invece, sono le conseguenze sulla vita di tutti i giorni. Non si discute di “massimi sistemi” ma di “cose pratiche” e lo si fa attraverso un video racconto tutta da seguire.
I danni subiti dai figli dei No Vax
Come per tutti i tipi di guerre, la battaglia mediatica dei No Vax non può esimersi dal fare vittime. Il problema è che, tra queste, ci sono anche alcuni ragazzi che hanno voglia di liberarsi dalle morse della discussione pubblica. Questa è la premessa culturale del dibattuto:
“I figli dei No Vax non possono vaccinarsi, perché i genitori non vogliono.”
Lecito o meno che sia, qualcuno si sta chiedendo cosa succede a questi minorenni? A cosa vanno incontro all’interno della loro vita sociale? A cosa devono rinunciare?
L’inchiesta de Le Iene
Le risposte a questi quesiti sulla vita dei figli dei no vax arrivano da un servizio del noto programma Mediaset. Tutto parte dall’appello di diversi ragazzi minorenni che non hanno ricevuto nessuna dose del siero anti Covid perché figli di No Vax:
“Sotto i 18 anni, infatti, per ricevere il vaccino c’è bisogno del consenso di entrambi i genitori e se solo uno dei due si oppone iniziano i problemi.“
E allora succede che si resta bloccati in casa perché senza Green Pass per una decisione non propria e la cosa inizia a stessare.
La testimonianza dei figli dei no vax
Le parole dei figli dei No Vax raccontano più di mille articoli:
“Sono l’unico della mia classe a non essere vaccinato. Io ho provato a fare di tutto, ma non posso farci niente. Quando mio padre ha scoperto la mia richiesta di parlare con voi, mi ha detto di aver tradito la famiglia.”
La soluzione
Nel tentativo di voler aiutare i figli dei no vax che non sono della stessa opinione dei genitori, l’inviato Giulio Golia ha provato a chiedere aiuto all’avvocato Giulio Baldini, che nelle settimane scorse ha aiutato un 17enne di Firenze a vaccinarsi nonostante la famiglia fosse contraria:
“L’escamotage è in una liberatoria in cui il genitore autorizza il figlio a vaccinarsi precisando che non si assume la responsabilità delle conseguenze.”
Nonostante la situazione è complessa, il problema non è da poco. Sono, infatti, tantissime le richieste d’aiuto arrivate all’avvocato:
“Un ragazzo di dodici anni mi ha inviato una mail in cui diceva che i genitori lo avrebbero diseredato, in questi casi c’è anche della violenza domestica. Una mattina ho ritrovato dei graffiti sulla fiancata dell’auto, ma questo mi ha motivato ulteriormente ad andare avanti.”
Ecco il video dell’intervista di Giulio Golia: