Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per parlare delle mascherine ffp2 per i bambini e della somministrazione dei tamponi.

La situazione tamponi è assolutamente rientrata con la fine delle vacanze natalizie. Era un film già visto l’anno precedente. Adesso siamo a numeri assolutamente ragionevoli, direi che siamo tornati alla situazione di settembre, quindi molto tranquilla. Quando c’è tanta fila qualsiasi cosa diventa più un onere che un guadagno. Per poter garantire il servizio si è costretti ad aumentare il personale quindi il beneficio non c’è. Dietro c’è inoltre un lavoro enorme di segreteria. Quello che si vede ai gazebo dove si effettuano i tamponi è un 10% del lavoro svolto”.

Esistono mascherine FFP2 omologate per i bambini?

“Di fatto l’FFP2 per bambini non esiste perché non c’è un’omologazione per bambini. Ci sono mascherine regular size e small size. Non si possono chiamare per adulti e bambini, sono semplicemente di una taglia più grande ed una più piccola. Non esiste proprio una definizione di FFP2 per bambini”.

Intanto i dati dicono che 600mila persone non possono comprare medicine per problemi economici.  “La maggior parte dei farmaci per le malattie croniche sono nel servizio sanitario nazionale, quindi il cittadino non paga nulla o contribuisce con un ticket ridotto. Molti anziani, quelli con pensioni al minimo, hanno difficoltà anche nel pagare quel piccolo contributo richiesto. Questo riguarda non tanto i giovani quanto, come detto, le persone anziane che prendono anche più medicine. Non riescono a pagare neanche 30 euro di ticket al mese di medicine”.