Il Superbonus 110% non trova pace. Nuove modifiche attendono infatti il maxi-incentivo introdotto nel maggio 2020 dal dl Rilancio e rifinanziato con la manovra 2022.

Superbonus 110%, allo studio nuove modifiche

Grazie agli incentivi statali per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici, nel 2021 la filiera delle costruzioni ha registrato una fase di grande espansione. Tuttavia le modifiche introdotte dal dl Sostegni-ter stanno frenando l’andamento positivo dello scorso anno e rischiano di avere conseguenze negative nel 2022.

In particolare, la direttiva che limita la cessione dei crediti sta letteralmente paralizzando i tanti cantieri già avviati nelle città. Nella giornata di martedì 8 febbraio circa 300 persone tra titolari di imprese dell’edilizia, fornitori e tecnici sono scese in piazza a Roma perché la norma anti-frodi rischia di minare l’efficacia del Superbonus.

Le fortissime limitazioni alla cessione dei crediti fiscali da bonus edilizi, inserite in corsa dal governo Draghi, seppure “predisposte con il nobile obiettivo di evitare le truffe, di fatto hanno bloccato completamente migliaia di interventi, rischiando di far fallire le imprese oneste e di danneggiare migliaia di famiglie”. Lo scrive in un post su Facebook il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, chiedendo di “intervenire immediatamente con un decreto correttivo”.

Il M5s già aveva annunciato emendamenti per ripristinare la possibilità di cessioni multiple pur con maggiori garanzie anti frode. Una posizione peraltro condivisa da praticamente tutta la maggioranza. Le dichiarazioni di Patuanelli dimostrano ora che le istanze del mondo produttivo e dei consumatori sono state accolte.

Il provvedimento è ora all’esame della Commissione al Senato e, secondo fonti di governo, la cessione plurima del credito sarà ripristinata. Solo però tra banche e intermediari finanziari appartenenti allo stesso gruppo e tra soggetti vigilati dalla Banca d’Italia.

Allarme truffe Superbonus

Il Superbonus nell’arco di 20 mesi ha subito 9 interventi di modifica, 1 ogni 68 giorni. Secondo Confartigianato, “gli stop and go normativi” mettono a rischio le assunzioni di 127 mila lavoratori previste nel primo trimestre del 2022. Inoltre negli ultimi giorni a causa della complessità e dei costi diverse banche e istituti che sino ad ora accettavano la cessione del credito non lo fanno più. Nelle ultime ore è toccato a Banco Bpm e precedentemente a Poste Italiane.

La limitazione alla cessione dei crediti è stata introdotta al fine di evitare le truffe e i furbetti. La possibilità di cessioni multiple avrebbe portato infatti a una serie di indagini per ipotetici raggiri ai danni dell’erario. Negli ultimi mesi sono stati effettuati sequestri in tutta Italia per una cifra pari a due miliardi di euro.

A metà gennaio la guardia di finanza di Napoli, ha sventato una truffa orchestrata da un Consorzio edile, che in anno aveva accumulato quasi 110 milioni di euro di crediti d’imposta, ottenendone la monetizzazione per un importo di oltre 83 milioni di euro. Le Fiamme Gialle hanno eseguito perquisizioni a tappeto su 21 persone, coinvolte a vario titolo nella truffa allo Stato. Sequestri preventivi di crediti anche in 16 enti tra istituti finanziari, società e persone fisiche.

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