Safer Internet Day: giovani meno connessi, adulti più intrappolati nelle grinfie del web; come viene utilizzato il tempo in rete? “Dai ragazzi con maggiore consapevolezza, si collegano per sapere più cose sulla scuola o gestire diversamente le relazioni coi compagni. Cala il tempo di connessione”, queste le parole del direttore del quotidiano online Key4biz, Raffaele Barberio a Mattina con noi, su Cusano Italia TV. “Questi ragazzi sono più consapevoli dei pari età di qualche anno fa, si usa meno internet e se ne fa un uso più intensivo, orientato: non sto lì a perder tempo quando non hanno nulla da fare. Ma se vogliamo festeggiare questo giorno dobbiamo considerare l’idea che ogni giorno dovrebbe essere un Safer Internet Day”, ha aggiunto il direttore Barberio.

Safer Internet Day: è aumentata la consapevolezza nei ragazzi

“La scuola dovrebbe prestare maggiore attenzione alle abitudini degli studenti, avremo una nazione sana se riusciremo ad educare bene questi ragazzi – ha osservato subito dopo il direttore – il cyberbullismo è una piaga terribile, può determinare cose drammatiche, i giovani vengono messi alla gogna da compagni di classe o istituto, non possiamo immaginare di fare un Safer Internet Day e poi avere meccanismi lascivi su altro.”

I registri elettronici e le informazioni incustodite dei minori

“Il sistema scolastico raccoglie informazioni sugli studenti e le raccoglie in registri elettronici che segnano le presenze, le assenze, le malattie, l’assistenza psicologica: tutte informazioni gestite da multinazionali che offrono alle scuole il servizio, gratuitamente, ma che non garantiscono la protezione che serve. Bisogna impedire che questi dati vengano monetizzati da altri, a danno personale – si è congedato Barberio – non perché rivelano segreti, ma perché qualcuno può usarli indebitamente. I dati dei minori devono essere doppiamente protetti: un adulto può proteggersi da sé un minore no. La sfida è affiancare la scuola, sostenere professori e presidi.”

Rivedi l’intervista televisiva