Aumento bollette 2022: tutti contro ma nulla si muove. Mentre stiamo lentamente, forse, uscendo dall’incubo Covid, un altro si affaccia all’orizzonte. Ha le fattezze di un gigante cattivo, con in mano da una parte l’inflazione e nell’altra la crisi economica.
Aumento bollette 2022: la politica si schiera
Nella tarda serata di ieri, è il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a chiudere una giornata politica che si è contraddistinta per il dibattito su questa preoccupazione :”chiediamo con forza al governo di contenere, di abbattere i rincari delle bollette,trovando rapidamente le risorse per evitare che questo fenomeno metta a rischio una già difficile ripresa”. Cosi il Cavaliere a Radio Montecarlo, ribadendo poi la necessità di “risolvere il problema energetico una volta per tutte, con un’azione indispensabile, aumentare la produzione di gas in Italia e riprendere la ricerca sul nucleare“.
L’allarme agricoltura
L’aumento delle bollette nel 2022, riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per la pesca, avverte Coldiretti. La richiesta è quindi quella di “un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, e occorre anche “responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle”
L’appello dei consorzi dell’acqua
Tra siccità e bollette alle stelle c’è il rischio di dover scegliere se usare l’acqua per irrigare o per produrre energia. Che sia concreto lo ha detto il segretario dell’Autorità distrettuale del Po Meuccio Berselli guardando il grande fiume ‘basso’ come se fosse Ferragosto: “Se perdurasse una condizione iniziale di moderata siccità idrologica, potrebbe generare un ‘conflitto’ futuro tra le logiche di rilascio non sovrapponibili tra produzione idroelettrica e fabbisogno agricolo”.
Ma un modo per evitare l’aut aut potrebbe esserci: ad esempio, potenziando la rete dei canali con invasi e pannelli fotovoltaici. Tanto che i consorzi d’acqua propongono investimenti, magari con i fondi del Pnrr, per garantire di utilizzare al meglio la risorsa acqua.