Il tema della gestione dei costi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, così come il dibattito sulle risorse da utilizzare per gli investimenti, rischia di travolgere anche il sistema dell’energia. Il ministro della Transizione ecologica traccia un quadro chiaro sul tema, spiegando quanto questo bilanciamento possa causare in futuro problematiche applicative ingenti:  “L’aumento del costo dell’energia rischia di essere superiore l’anno prossimo all’intero pacchetto del Pnrr”. Lo ha detto Cingolani intervenendo alla terza tappa a Genova di “Italia domani: dialoghi sul piano nazionale di ripresa e resilienza”. Il ministro ha poi aggiunto: “Il Pnrr, quindi, non ci ha messo al sicuro da tutto“.

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Genova, Marco Bucci. Il primo cittadino del capoluogo ligure ha parlato di porto ecosostenibile e decarbonizzato e di ‘cloud’ nazionale, due progetti per il futuro di Genova. “A Genova siamo stati molto attivi sul fronte del Pnrr – ha detto Bucci – ma non esiste solo quello ed è il motivo per cui abbiamo una cifra di circa sei miliardi complessivi già finanziati. Ma ci sono altri due miliardi che devono essere ancora approvati, relativi a due progetti principali di cui abbiamo solo dei pezzettini”.

I due progetti di cui parla Bucci sono “il porto ecosostenibile, che per essere completato ha bisogno di altri 800-900 milioni, e il progetto per avere il cloud nazionale qui a Genova, ovvero il sistema digitale che ci consenta di avere l’ottimizzazione dell’arrivo dei cavi internet e aspettiamo che il ministero di Colao ci dia la possibilità di avere anche questo progetto finanziato. Dopodiché, avremo veramente delineato il futuro di questa città”.

I costi dell’energia nel Pnrr per Cingolani

Insomma, il tema energia per Cingolani è un tema che necessariamente deve sposarsi con le misure e gli stanziamenti del Pnrr. L’importante, sottolinea, è che le due anime possano andare avanti senza esser fagocitate l’una dall’altra. Questo è un tema di dibattito che non solo terrà sotto scacco le piccole e medie imprese nella produzione. Parliamo di una discussione accesa anche all’interno dell’esecutivo, preso in questi giorni dalla lotta contro la pandemia. Tra i mille fogli da gestire, ovviamente, c’è anche quello del Piano nazionale di ripresa e resilienza. C’è un filo, tuttavia, che si intreccia tutti i giorni: è quello dell’energia.