È stato il Sanremo in cui tutto siamo stati d’accordo sin dal primo momento, sperando sia il Sanremo della ripartenza. D’accordo sul fatto che Amadeus abbia scritto una pagina sacra di questa kermesse, confermandosi una parentesi stupenda di questa storia tutta italiana. D’accordo sul fatto che, dal primo secondo, sapessimo tutti quale sarebbe stato il podio e così è stato. D’accordo su chi avrebbe vinto. Nessuna polemica, nessun rancore. Tutti d’accordo. Ma soprattutto, d’accordo sul fatto che si debba tornare assolutamente a suonare dal vivo. Ora che si spegneranno i riflettori non deve affatto essere la scusa per abbassare l’attenzione sul settore della musica. C’è un universo che deve ripartire. Sanremo ha dimostrato che si può fare e lo si deve fare.
Rispetto agli anni passati, per gli addetti ai lavori, è stato un Sanremo facile. Classifica praticamente fatto al termine della serata di mercoledì, chi doveva vincere ha vinto e chi doveva arrivare sul podio ci è arrivato. Nessun colpo di scena, anzi. Mahmood e Blanco vincono la settantaduesima edizione del Festival di Sanremo con tutti i pronostici a favore. Lo fanno lanciandosi verso il premio, raggiungendolo su una bici di diamanti. Vittoria meritata, applausi pure.
Il Sanremo della ripartenza prende vita dall’Eurovision
Gioia silenziosa quella di Mahmood e Blanco, vincitori della 72esima edizione del Festival di Sanremo. “Non abbiamo ancora realizzato – dice Mahmood -, avevamo preso tutto come un gioco fin dall’inizio e ora siamo arrivati qui che hanno detto i nostri nomi, e ci siamo guardati e non potevamo crederci. Domani realizzeremo meglio”. Gli occhi e le ambizioni ora sono proiettate all’Eurovision Song Contest di maggio: “Siamo felicissimi di partecipare – affermano -. Ci saremo e rappresenteremo l’Italia. Sarà ancora più bello perché si terrà a Torino”. Mahmood trasforma in oro ciò che tocca, Blanco gli aggiunge sfumature laccate argento. Tutto brilla. Il merito c’è. Ciao Sanremo, sei parte di me.