Nel gergo cinematografico si chiama Stallo alla messicana: una situazione in cui due o più individui si tengono vicendevolmente sotto tiro. Di solito sono tre, nei film western soprattutto, a creare queste situazioni. Tre come i leader dei grandi partiti del centrodestra che si guardano con sospetto, pur propinando concordia. E allora, chi premerà il grilletto per primo? Di certo quella su cui tutti gli occhi sono puntati è Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni vista dalla Lega

Fratelli d’Italia ha, ormai da qualche anno, iniziato a rosicchiare e ad erodere il consenso della Lega e a fare questo supporto suo. E Matteo Salvini, in questo momento, è quello che rischia di più la caduta, sia interna sia esterna al suo partito; per questo, il segretario del carroccio è sul piede di guerra. La definisce “ingenerosa” e rispedisce al mittente le critiche per le scelte politiche della Lega perché “siamo in emergenza e fra il partito e l’Italia ho scelto l’Italia” tuona il Capitano. Il partito leghista richiama poi alla responsabilità istituzionale richiesta in tempi tanto complessi. Una scelta, quella del sì di Salvini che risulta a tratti indigesta, perché “governare con ministri come Speranza o Lamorgese non è facile”. Per la Lega FdI, rifiutando di entrare nella maggioranza, ha semplicemente detto no “liberamente e lecitamente”.

Fratelli d’Italia e Silvio Berlusconi

La questione fra Meloni e lo schieramento di Forza Italia mischia politiche odierne e vecchi rancori. Silvio Berlusconi, che le ha garantito un polo stabile (quello delle Libertà) in cui crescere e un ministero a soli 31 anni nel corso di uno dei suoi governi (quello della Gioventù nel Berlusconi IV, ndr), ha deciso di chiudere qualsiasi spazio al partito di Giorgia Meloni dopo che la stessa ha confermato ai microfoni Mediaset di non dovere nulla al Cavaliere.

Andiamo con ordine: lunedì sera, Quarta Repubblica, Rete 4. Nicola Porro parla con Giorgia Meloni, prima di Salvini e poi della fallita corsa di Berlusconi al Quirinale: “Quando io gli ho dato l’ok – dice lei, parlando del Cavaliere – per la presidenza della Repubblica, non l’ho fatto per deferenza o sottomissione. Perché io a Berlusconi nella mia vita non debbo niente”. Per questo le reti Mediaset hanno tirato una riga su tutte le ospitate nei vari talk show degli esponenti di FdI. Le connessioni sono ovviamente smentite dalla rete e da Arcore. Di certo non è casuale il tweet del numero 2 di Forza Italia, Antonio Tajani,

 

I sondaggi

Anche perché in questo momento storico il fato sorride proprio alle opposizioni, o meglio all’opposizione. Secondo un sondaggio Ipsos infatti Fratelli d’Italia ha superato la Lega nelle intenzioni di voto. Primo c’è il Partito Democratico al 20,8% (+0.8% rispetto alla scorsa rilevazione del 3 gennaio), seguito quindi proprio dallo schieramento della Meloni al 19,3% (-0,2%). Poi ci sono i leghisti, che perdono l’1,7% e si fermano al 18% dei consensi. Da registrare anche la continua crescita di consensi di Forza Italia, che sfiora adesso il 10% (9,8%, in crescita dello 0,6%).

Come risponde la Meloni

Per ovvie questioni di percentuali, Giorgia Meloni è ovviamente più dura contro la Lega, accusando via Bellerio e il suo segretario di flirtare con il centrosinistra: stavolta, di mezzo c’è il Pd, mentre in passato nubi si erano addensate sulla Lega e Italia Viva, in un sussurrato “asse dei due Matteo”. Soprattutto, Fratelli d’Italia e la sua leader hanno almeno due rancori covati contro il carroccio: il primo è l’esperienza di governo del Conte I insieme al Movimento 5 Stelle, il secondo – recentissimo – è il confluire dei voti leghisti a favore di un mandato bis a Sergio Mattarella dopo che la Meloni ha chiesto reiteratamente ai suoi alleati di votare il suo candidato, l’ex magistrato Carlo Nordio. Nordio prese 90 voti, Mattarella 759.