In piazza del Popolo a Roma è arrivato il carro funebre di Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, accolto da un lungo applauso e scortato dalla Polizia Municipale, per il funerali dell’attrice presso la Chiesa degli Artisti.
Il feretro di Monica Vitti ha fatto il suo ingresso in chiesa accompagnato dal marito dell’attrice Roberto Russo insieme ad altri familiari.
L’ultima apparizione dell’attrice risale al 2002, alla prima teatrale di Notre-Dame de Paris. Sono passati vent’anni da quel giorno e oggi la piazza gremita dimostra quanto il tempo non abbia forza sulla memoria.
Monica Vitti, l’ultimo saluto
“Stiamo perdendo troppe persone” è il lamento di Giancarlo Giannini. Tanti i volti del cinema radunati in chiesa per salutarla e uniti in un silenzio surreale, tra loro Athina Cenci, Marisa Laurito, l’ad di Rai Cinema Paolo del Brocco, Lina Sastri, Sandra Ceccarelli, Eleonora Giorgi e Zeudi Araya, che ha abbracciato consolandolo Roberto Russo, quanto il pianto ha preso il posto delle parole.
“L’amore è stata la cifra dell’esistenza di Monica, dice don Walter Insero che ne celebra le esequie – penso anche ai suoi ultimi anni in cui ha vissuto circondata e protetta dall’amore dei suoi cari. Quello che resta quando si spengono i riflettori è l’amore donato e ricevuto”. E poi il riferimento subito al compagno di una vita: “Con Roberto una lunga storia d’amore iniziata 49 anni fa, un amore che è cresciuto sempre più e rimasto forte anche durante la malattia”, continua il vicario.
L’omelia sulla resurrezione
Per la sua omelia Monsignor Insero ha scelto il passo trattoo da una lettera di San Paolo ai Corinzi che parla della resurrezione di Gesù Cristo, tornato vivo e vittorioso sulla morte grazie all’amore: “Tutto quello che resta quando si spengono i riflettori è l’amore che abbiamo dato e ricevuto e Monica ha vissuto specialmente negli ultimi anni in quell’amore”.
Insero ha ricordato la forza vitale, il sorriso sempre presente e l’amicizia di cui Monica era capace anche verso i suoi allievi. “Una persona colta che cercava sempre di far pensare lo spettatore anche in quando si cerca di farlo ridere”.