Cade in un pozzo: proseguono in Marocco le operazioni di recupero di un bambino di cinque anni.

Ryan, il bambino in un pozzo profondo 32 metri

Si chiama Ryan ed è vivo, ha mangiato e dovrebbe unicamente riportare, secondo le informazioni diffuse sui media, soltanto una ferita in superficialità ma ha piena motilità di gambe e braccia.
Ryan si trova a 32 metri di profondità in un anfratto che non supera i 25 centimetri in larghezza: è rimasto, nella stessa posizione e senz’acqua, da martedì pomeriggio quando giocando di fronte la sua abitazione è precipitato in circostanze ancora da chiarire.

L’incidente

La Bbc ha riportato che al momento dell’incidente, il padre si stava occupando delle riparazioni dello scavo circolare che doveva essere messo in sicurezza. La famiglia non è purtroppo potuta intervenire tempestivamente e soltanto poco dopo il fatto è uscita a cercarlo accorgendosi di quanto fosse accaduto.

Attualmente Ryan è collegato con l’esterno attraverso un tubo che permette di idratarlo e di ossigenarlo, mentre il mondo è in attesa di vederlo fuori da un incubo che riporta alla memoria una vicenda anche italiana, quella di Alfredino Rampi precipitato in un pozzo a Vermicino, nel 1981.

I soccorsi

Il soccorritore che si sta occupando di Ryan si chiama Imad Fahmi, che si è calato fino a raggiungere la distanza di sei metri dal bambino, ha potuto sentirlo piangere e respirare ma non è ancora riuscito a raggiungerlo.
Nelle operazioni di salvataggio sono coinvolte le forze dell’ordine, la protezione civile e una squadra di tecnici ingegneri e speleologi. Tutte le forze sono impegnate sull’escavazione di un cratere di 30 metri parallelo al pozzo, per proseguire in un corridoio orizzontale. All’urgenza dovuta al tempo si aggiungono anche le particolari condizioni del terreno, roccioso e complicato da penetrare; a oggi infatti resterebbero circa 2 metri per raggiungere il piccolo e riportarlo finalmente alla luce.