Alex Baroni interprete senza eguali della canzone Cambiare torna sul palco del Festival di Sanremo, venticinque anni dopo, attraverso la voce di Aka7even e Arisa. L’ex stella del talent televisivo Amici si è fatto accompagnare dall’ex insegnante nell’impegnativo, e ben riuscito, remake del brano che vinse, nel 1997, nella sezione Nuove Proposte, il premio come Miglior voce del Festival premiato dalla giuria di qualità presieduta dal tenore Luciano Pavarotti. Cambiare, fa parte del disco Alex Baroni, dello stesso anno, e segna il debutto dell’artista da solista. Fu un momento artistico importante per il cantante milanese, l’album vendette 200.000 copie circa e raggiunse il numero 38 in classifica e si piazzò al umero 138 nrlla Top 200 di fine annata 1997. Cambiare parla di un amore finito e della necessità di stravolgere la propria vita per superare la delusione: “Amore mi dovrà passare per restare libero, cambiare.” Oggi la rete e l’informazione tornano a raccontare la bellezza della canzone, il talento di Alex Baroni e il gradito remake.
Festival di Sanremo, quarta serata: i dati d’ascolto e la presenza femminile di Maria Chiara Giannetta
Alex Baroni è l’artista più raccontato, quest’oggi, ma gli altri remake sono stati proposti sono stati ugualmente intensi: dalla vittoria meritata di Gianni Morandi e Jovanotti, agli altri artisti in gara, la serata è stato un divertente viaggio nella musica italiana e internazionale a tutto tondo. Nessuna nota stonata durante la quarta serata della kermesse canora. E’ stata la più premiata dai dati d’ascolto, 60,5% di share, record assoluto degli ultimi 27 anni, ed è piaciuta molto la semplicità e la simpatia dell’attrice foggiana Maria Chiara Giannetta. Non ancora trentenne, la giovane attrice ha accompagnato Amadeus con leggerezza e autenticità. Maria Chiara Giannetta è stata se stessa fin dall’ingresso in scena, con la prima discesa dalle scale a velocità sostenuta, ha subito suscitato simpatia e spontaneità nei telespettatori. Quelli che guardano la tv hanno imparato a riconoscere chi porta se stesso e chi mente, e il gradimento non necessita di essere raccontato a parole.