Risarcimento danni vaccino: ecco come chiederlo. Sarebbe meglio dire all’indennizzo, per tutti coloro, che hanno subito un danno dalla somministrazione del vaccino contro il Covid-19. Tutto questo è stato deciso dal governo nel decreto Sostegni Ter, in vigore dal 27 gennaio 2022.
Risarcimento danni vaccino: ecco come chiederlo
Sono casi rarissimi, questo va precisato, ma esistono e a volte possono essere anche mortali. Secondo i dati dell’ Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, le segnalazioni per i danni da vaccino raccolte fino al settembre 2021, e che comprendono segnalazioni di effetti avversi definiti permanenti, risolti e non ancora determinati nel nesso di causa effetto, sono state circa 101mila.
Risarcimento danni vaccino: il rapporto Aifa
L’ultimo rapporto Aifa, il tredicesimo, sugli effetti della vaccinazione dal 27 dicembre 2020 al 26 settembre 2021, mostra quindi questi dati. Sempre secondo lo stesso ‘Rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19’ dell’agenzia, le segnalazioni gravi, che riportano l’esito ‘decesso’ sono state 608, pari allo 0,72 ogni 100 mila dosi somministrate, “indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dosi e dal nesso di causalità” recita il rapporto stesso.
I danni permanenti da vaccino
I danni permanenti da vaccino ci sono, ma debbono essere considerati secondo determinati parametri. L’Aifa considera, nel rapporto, che delle 608 segnalazioni di decesso, “il 71,5% presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo dell’Oms, in base al quale il 59,5% dei casi è non correlabile, il 30,6% indeterminato e il 6,2% inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti.”
I casi
Complessivamente 16 sono i casi (3,7%) sui 435 valutati sono risultati correlabili, ovvero lo 0,02 ogni milioni di dosi somministrate, e di questi 14 sono già descritti nei rapporti precedenti. Le rimanenti 2 segnalazioni si riferiscono a 2 pazienti di 76 e 80 anni con condizione di fragilità per pluripatologie, deceduti per Covid-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale”.
Cosa prevede il decreto per l’indennizzo
Pochi i numeri dei decessi riconosciuti dal ministero della Salute. Le segnalazioni quindi ci dicono poco in termini assoluti, ma sicuramente condizionano per sempre, nel caso di morte o danno permanente irreversibile, la vita di una persona. Il governo, con il decreto Sostegni Ter, ha stanziato 50 milioni di euro per l’anno in corso e 100 per il 2023, per un totale di 150 milioni di euro, con i quali far fronte alle richieste di indennizzo per danni da vaccino anti-Covid-19 subiti dai cittadini e per i quali sia stato dimostrato un nesso di causa effetto. Un apposito decreto del ministero della Salute e del ministero dell’Economia e delle Finanze determinerà poi le modalità di richiesta e monitorerà gli esiti dei risarcimenti danni da vaccino.
Fondo indennizzi
Il ‘fondo indennizzi’ non si applica solo a coloro che sono sottoposti ad obbligo vaccinale, obbligo previsto dal primo febbraio per gli over 50 e già in vigore per sanitari, forze dell’ordine e militari, insegnanti e professori universitari, oltre che docenti di scuole di formazione. L’indennizzo con il fondo previsto dal decreto riguarda anche tutta la popolazione che si è sottoposta all’inoculazione in via volontaria, perchè la raccomandazione con cui si sono invitati i cittadini ad aderire alla vaccinazione dà diritto alla richiesta di risarcimento del danno.