Sette anni dopo la prima volta, il 3 febbraio Sergio Mattarella ha prestato giuramento quale 13° Capo dello Stato. Tutto ha seguito il cerimoniale prestabilito, rigido e ben definito. Ripercorriamo la giornata del Presidente della Repubblica.

La partenza dal Quirinale di Mattarella

Sono circa le 15:00 quando il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi va a prendere il (futuro) Presidente alla sua residenza, in questo caso il Quirinale. Contrariamente a quanto ipotizzato inizialmente, lo fa a bordo di una Lancia Thesis speciale e non con la canonica Lancia Flaminia 355 decappottabile. Si ingrana la marcia e si scende verso Montecitorio, scortati dai Carabinieri in motocicletta.

L’arrivo alla Camera

Il Presidente della Repubblica arriva quindi in una piazza Montecitorio blindata, il cui accesso è riservato solo ai giornalisti per la parte esterna e ai 1.009 grandi elettori per la parte interna antistante l’entrata, dove ad accogliere il Capo dello Stato ci sono già il padrone di casa, il presidente della Camera Roberto Fico e quella del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. E mentre fuori sfilano le forze armate, le più alte cariche dello Stato entrano nel palazzo. Fra i grandi assenti dell’ultimo momento, il leader della Lega Matteo Salvini, risultato positivo al tampone di controllo necessario per accedere all’Aula. All’esterno intanto, dal Gianicolo 21 colpi di cannone riempiono l’aria. Le campane di Montecitorio intanto suonano, così come la banda in alta uniforme fa, intonando l’Inno di Mameli per la folla di reporter assiepati oltre le transenne.

Il discorso di Mattarella

Ore 15:30, Mattarella entra in Aula fra gli applausi e i drappi tricolore issati per la sua conferma. Un discorso lungo circa 40 minuti, interrotto oltre 50 volte dagli applausi scroscianti dei Grandi Elettori. Fra i temi, il razzismo, le riforme, la sicurezza sul lavoro. Le donne. Dopo quasi quattro minuti di applausi tributati dall’Aula, il primo incontro fra il Presidente della Repubblica e quello del Consiglio, Mario Draghi.

Poi via verso l’Altare della Patria

A Piazza Venezia, insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi, il Capo dello Stato omaggerà il milite ignoto depositando una corona di fiori. Il tutto mentre il cielo di Roma viene riempito dai colori nazionali grazie alla pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. Il saluto poi al sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che omaggia Mattarella così: “Roma e l’Italia sono con lei”.

Ritorno al Colle

Sono ormai passate le 17 quando Mattarella sale finalmente a bordo della storica Lancia Flaminia per ritornare al Quirinale: ivi, il Capo dello Stato tiene un altro discorso, più breve e preceduto dal presidente del Senato, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, premier compreso: lo stesso presidente del Consiglio, come prassi, presenta al nuovo inquilino del Colle le sue dimissioni da capo del governo. Dimissioni che, sempre da prassi, vengono respinte dal neo-Presidente della Repubblica.