Ogni anno nel mondo vengono buttate 766.000 tonnellate di mozziconi di sigaretta, con impatti gravissimi sia sull’ambiente che sulla salute umana. L’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e il Segretariato della Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabacco hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione per stimolare azioni di contrasto contro questi rifiuti tossici. A preoccupare sono le microplastiche contenute nei filtri delle sigarette: quando i mozziconi non sono smaltiti correttamente vengono scomposti dagli elementi esterni e rilasciano appunto microplastiche, metalli pesanti e sostanze chimiche dannose per la salute umana e l’ambiente.

Una start-up svedese ha addestrato un gruppo di corvi per raccogliere i mozziconi di sigaretta abbandonati

La presenza di mozziconi di sigaretta abbandonati un po’ ovunque ha fatto venire un’idea particolare ad un’azienda svedese di pulizia e raccolta rifiuti: addestrate i corvi a raccogliere i mozziconi in cambio di cibo.  Nella cittadina di Södertälje, a pochi km da Stoccolma, è partito questo inedito progetto: gli animali hanno a disposizione un apposito macchinario che in cambio dei mozziconi raccolti restituisce loro un po’ di cibo. Secondo gli ideatori questa iniziativa permetterà alle casse pubbliche di risparmiare i quasi 20.000.0000 di euro che ogni anno vengono spesi per raccogliere i mozziconi abbandonati sulle strade, e ovviamente anche molto tempo. “Non si tratta di un obbligo per gli animali – dicono i fondatori della Corvid Cleaning – i corvi non sono tenuti in cattività ma partecipano solo perché attirati dalla possibilità di ricevere cibo senza troppo sforzo”.

Come sono stati addestrati i corvi alla raccolta dei mozziconi?

La Corvid Cleaning ha scelto di ammaestrare i corvi per la loro particolare intelligenza e capacità di ragionamento: sembra che gli esemplari più adulti siano persino in grado di trasferire quanto imparato ai più giovani. Questo permetterebbe agli addestratori di risparmiare tempo e denaro e ci sarebbe, secondo loro, un minor rischio che gli animali possano ingoiare per sbaglio i rifiuti durante il periodo dell’addestramento. Per quanto possa essere comodo per noi che siano gli animali a riparare alle nostre pessime abitudini e per quanto possano essere felici i corvi di riceve cibo in cambio di un mozzicone raccolto senza troppo sforzo, appare evidente che si tratti dell’ennesima manipolazione dell’uomo nei confronti della natura. Il fine ultimo dovrebbe essere quello di insegnare alle persone a gettare correttamente i propri rifiuti, oltre che produrne meno, non addestrare gli animali a risolvere i nostri problemi. Altrimenti dovremmo supporre che sia più semplice ammaestrare gli animali che educare gli uomini.