Roland Emmerich ha espresso il suo pensiero, decisamente senza peli sulla lingua, sull’attuale industria dell’intrattenimento rovinata, a suo dire, dai film Marvel, DC e di Star Wars.
Quando si parla di blockbuster, Emmerich è un vero esperto in materia, e il suo ultimo film, Moonfall, da poco nelle sale, ne è l’ennesima conferma.

Ovvio, quindi, che il suo parere sullo stato di salute della pop culture sia particolarmente importante. Specialmente quando il suo giudizio va a colpire alcuni dei fenomeni cinematografici più importanti del momento…

Emmerich: “I film Marvel, DC e Star Wars stanno rovinando la nostra industria”

Roland Emmerich, dopo essersela presa con Don’t Look Up, attacca ora le pellicole della Marvel, della DC e della saga di Star Wars, dicendosi convinto che stiano rovinando l’industria dell’intrattenimento. Colpisce che il regista includa nel suo giudizio negativo anche la saga di Guerre Stellari, da lui indicata in precedenza come uno dei fattori chiave per intraprendere la carriera di regista. Ma il ragionamento di Emmerich è, probabilmente, più complesso di una semplice analisi qualitativa.
“I film Marvel, DC e quelli di Star Wars stanno un po’ rovinando la nostra industria, da quando hanno preso il sopravvento”, dichiara il regista. “E il motivo è che nessuno fa più niente di originale – spiega Emmerich – quello dovrebbe essere il compito di un regista: fare film ambiziosi e originali. E Christopher Nolan, ad esempio, è un maestro in questo senso. Può fare film su qualsiasi cosa gli passi per la testa. Per me è un po’ più complicato – conclude Emmerich – ma il mio nome ha ancora la sua importanza in questo ambiente, specialmente quando si parla di film catastrofici”.

Emmerich non dirigerà mai un cinecomic: “Non mi interessano”

Il regista, famoso per kolossal catastrofici come Godzilla, Independence Day, The Day After Tomorrow e 2012, dichiara poi di non essere attratto dall’idea di dirigere un film tratto dai fumetti.
“Da ragazzo, c’erano fumetti come Le Avventure di Tintin, ma erano molto infantili e non c’erano supereroi, perché in Germania non funzionavano granché”, racconta Emmerich. “Ci sono voluti più di dieci anni di film – spiega – per arrivare allo stesso livello di apprezzamento del resto del mondo. Tuttavia, io non ho mai trovato molto interessante quel genere di film”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.