Niente Dad per i vaccinati, stop alle restrizioni e green pass illimitato, anche in zona rossa: sono queste le indicazioni che provengono dal Consiglio Dei Ministri che si è tenuto nella giornata di ieri.
L’obiettivo sembra essere uno solo: riaprire l’Italia nelle prossime settimane. Per questo, a distanza di un mese dall’ultimo decreto, il Governo rivoluziona ancora una volta le regole di convivenza con il Covid, sulla base degli ultimi ed incoraggianti dati sulle vaccinazioni e sulla base dei dati che indicano da giorni il calo della curva dei contagi.
Garantire ancora maggiore libertà a chi ha seguito le indicazioni e si è vaccinato, semplificare le regole, ridurre le restrizioni: il decreto con le nuove norme entrerà in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dunque nelle prossime ore, in modo che sia operativo per lunedì 7 febbraio.
Niente Dad per i vaccinati
Niente Dad per i vaccinati dunque, non solo stop alle restrizioni e green pass illimitato, cambiano le regole anche per chi va a scuola: si intende dimezzare la durata della Dad, che passa da 10 a 5 giorni in tutte le scuole di ogni ordine e grado e rimarrà solo per i non vaccinati, ad eccezione della fascia 0-6 anni, fascia per la quale non è ancora autorizzata la vaccinazione.
La differenza, dunque, è che negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, tutti i bambini rimarranno a casa quando in classe ci sono 5 o più casi di positività al Covid e non più alla presenza di un caso come avviene oggi. Alle elementari, medie e superiori, invece, la didattica a distanza scatterà solo per i non vaccinati: alle primarie, così come per la fascia 0-6, dal quinto caso in su, alle secondarie dal secondo in poi.
Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi:
“Abbiamo l’81,3% degli alunni in presenza, il 92% dei docenti e il 93,2% del personale tecnico amministrativo. “Stiamo marciando verso una nuova normalità con tutta la cautela che ci deve essere, perché il virus c’è ancora ed è significativamente presente, sia nelle scuole che nelle nostre vite. Introdurre l’opportunità per i vaccinati di restare a scuola e non per i non vaccinati non è assolutamente un tentativo di discriminazione da parte del governo. È invece una indicazione di marcia per il riconoscimento di quelle famiglie che hanno fatto questa scelta. C’è la necessità di accelerare la disponibilità di dare a tutti i bimbi quest’opportunità e ne ho già parlato con il commissario Figliuolo.
Chiare le indicazioni anche sulla Dad:
“Non è il male assoluto, è stata un strumento fondamentale che ha garantito un collegamento continuo con i ragazzi in un momento molto difficile. Noi siamo stati coerenti e abbiamo scelto la didattica in presenza, ma la Dad non va demonizzata, è stata una grande risorsa”.
Niente Dad per i vaccinati, la protesta della Lega: “Discrimina i bambini”
Niente Dad per i vaccinati, tuona la Lega:
“E’ discriminatorio, e pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la distinzione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”.
La risposta del ministro Speranza: “Nessuna discriminazione”
“Non c’è alcuna discriminazione e i vaccini sono lo strumento che ci sta consentendo di aprire una fase nuova. La curva sta piegando senza azioni forti, mentre altri Paesi hanno dovuto attuare forme di chiusura significative. Se ciò è possibile è perche il 91% degli italiani ha risposto al vaccino. Quindi su questa linea dobbiamo insistere”.
Vaccinati, nuove regole in zona rossa
Vaccinati, stop alle restrizioni e green pass illimitato dunque e possibilità di vivere una “nuova” zona rossa con regole stravolte rispetto a quelle con cui gli italiani hanno vissuto per mesi. Le fasce di colore rimarranno ma anche in quelle Regioni che dovessero finire in rosso non ci saranno più divieti per chi ha completato il ciclo vaccinale, come già avviene di fatto in zona gialla e arancione. Le restrizioni rimarranno invece per i no vax.
“Vogliamo un’Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”,
Così il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, l’intenzione è di stabilire un vero e proprio calendario per il superamento progressivo delle restrizioni legate al Covid che per due anni hanno segnato la vita degli italiani.
Turisti e hotel, basta il green pass base
I vaccini ed il green pass sono al centro anche del mondo del turismo ma si va verso la risoluzione del problema sollevato nei giorni scorsi dal mondo del turismo: gli stranieri, che fino ad oggi potevano entrare in Italia con il pass base ma non alloggiare in hotel o mangiare al ristorante o accedere a tutte quelle attività per le quali è previsto il pass rafforzato, che all’estero non esiste.
Dall’entrata in vigore del provvedimento, chi è vaccinato e guarito da meno di 6 mesi, potrà accedervi con il pass base. Chi invece ha un certificato di guarigione o vaccinale da più di sei mesi – compresi quelli ottenuti con Sputnik o con altri vaccini non autorizzati dall’Italia – dovrà mostrare l’esito negativo di un tampone effettuato 48 ore prima se antigenico o 72 se molecolare. Tampone che non è obbligatorio se si è guariti dopo aver completato il ciclo di vaccinazione.
Green pass illimitato per i vaccinati con dose booster
Vaccinati, ecco il green pass illimitato: dopo aver già ridotto la durata del certificato da 9 a 6 mesi – differentemente da quanto accade nel resto d’Europa – il governo torna sui suoi passi per risolvere ed anticipare un problema che si sarebbe posto a metà marzo quando migliaia di italiani, che hanno fatto il booster a metà settembre ( e non essendo autorizzata la quarta dose), si sarebbero veduti scadere il green pass e non avrebbero potuto accedere ad attività e servizi pur avendo rispettato le indicazioni del governo.
La bozza del decreto prevede dunque che: per chi ha completato il ciclo vaccinale, per chi si è contagiato ed è guarito dopo essersi vaccinato, il pass ha validità dunque, illimitata. Per chi, invece, si è contagiato dopo la prima dose, il certificato varrà 6 mesi.