Il disturbo da accumulo di animali “Animal Hoarding” o “Sindrome di Noè”, è un fenomeno poco noto nel nostro Paese. Si tratta, però, di una vera e propria patologia che si caratterizza per un amore malato per gli animali.

Quando si può parlare di Animal Hoarding

Chi soffre di questo disagio tende ad accumulare animali nella propria abitazione (più raramente in strutture esterne), per lo più cani o gatti, ma anche animali non convenzionali, come cavalli, capre, mucche, pecore e polli.

L’aspetto fondamentale non riguarda tanto la quantità di animali che si tende ad accumulare, quanto soprattutto l’incapacità della persona di garantire loro le cure adeguate.

Ciò, può portare gli animali a situazioni di grave malnutrizione o gravi malattie. Gli animali spesso sviluppano problemi comportamentali come aggressività o paura eccessiva, a causa della mancanza di socialità e dello stress permanente che implica vivere in queste condizioni.

L’accumulatore e i suoi animali condividono spesso le medesime condizioni di disagio. Le ricerche, condotte soprattutto degli USA, evidenziano come il disturbo sembri colpire in misura maggiore le donne, le persone sole e quelle di età superiore ai 60 anni.

Possono esserci origini diverse che causano questa sindrome, come disturbi maniaco-depressivi, delusioni, allucinazioni e, nella maggior parte dei casi, DOC (Disturbo ossessivo compulsivo).

Queste persone, per la maggior parte, non sono amanti degli animali, le accumulano compulsivamente a causa di un disturbo e non mantengono un legame emotivo con questi animali.

L’accumulo compulsivo può essere un disturbo collegato alla sindrome di Diogene

Si tratta di un disturbo che è considerato una variante della Sindrome di Diogene, un disturbo comportamentale caratterizzato da totale abbandono personale e sociale.

Ciò comporta un isolamento volontario nella propria casa e l’accumulo di grandi quantità di spazzatura e rifiuti domestici.

Chi ne soffre, manifesta un’impossibilità a liberarsene, arrivando ad accatastarne sempre di più. A lungo termine, la mancanza di pulizia causata dall’accumulo, causa seri problemi di igiene, che possono compromettere la salute dell’individuo.

Inoltre, coloro che ne soffrono a poco a poco vengono isolati dalla società, per un aumento dei conflitti interpersonali a causa del loro status.

Il disturbo da accumulo e la Sindrome di Diogene, pur avendo alcuni punti in comune ed essendo a volte una la conseguenza dell’altra, presentano anche delle differenze. Nel primo caso si tende a conservare, in modo fobico e smisurato, gli oggetti o i beni, anche di tipo animale; nel secondo si arriva a tenere tutto, indipendentemente dal valore, e perfino i rifiuti.

Quest’ultima situazione a volte può anche essere definita “barbonismo domestico” o “Sindrome dello squallore senile“.