Nuove regole scuola materna approvate dal Governo. Ecco i cambiamenti per scolari e studenti. Il Consiglio dei ministri ha varato nuove misure anti Covid che riguardano la scuola, la validità del green pass e il turismo dall’estero. Decisioni prese per semplificare il sistema attuale, riducendo il periodo delle quarantene, con lo scopo di limitare il più possibile la dad. Le regole dovrebbero entrare in vigore da lunedì. La Lega non ha votato il decreto approvato dal Cdm, secondo il Carroccio discriminerebbe i bambini non vaccinati. Le novità sono state presentate dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.
Draghi: “La priorità di questo Governo è la scuola in presenza”
“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese”.
Così il premier Mario Draghi, aprendo il Consiglio dei ministri.
“Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo Governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo”,
Il premier Draghi ha spiegato che il Governo vuole “limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe”.
Nuove regole scuola materna, novità anche per primaria e secondaria
Nido e infanzia (bambini da 0 a 6 anni): scatterà la quarantena per cinque giorni se in classe ci sono più di quattro casi positivi al Covid. Dal quinto caso le attività didattiche saranno sospese per tutti, dal momento che a questa età i bambini non sono vaccinabili e stanno in classe senza mascherina.
Primaria e secondaria: a partire dalle scuole elementari, scolari e studenti vaccinati non andranno più in Dad. La didattica a distanza scatterà quindi solo per i non vaccinati o guariti e durerà 5 giorni. Per la scuola primaria la Dad scatterà dopo 5 casi positivi in classe, per la scuola secondaria se si superano i due casi.
Lo strappo con la Lega che non ha votato il decreto
I ministri della Lega non hanno votato le nuove norme anti Covid, approvate con un decreto in Consiglio dei ministri. Per il Carroccio le norme sono discriminatorie nei confronti dei non vaccinati nelle scuole.
“Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”.
Così i ministri della Lega, Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani dopo il via del Cdm libera al decreto.
Green pass illimitato
Le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Al regime di chi si è sottoposto alla terza dose è equiparato chi ha contratto il COVID ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario.
“Prolunghiamo la vigenza del Green pass dopo il booster. Oggi è di 6 mesi e non avendo ancora le nostre autorità scientifiche individuato un percorso per la quarta dose, che sarà oggetto di un confronto sul piano tecnico-scientifico, la valutazione del Governo è di non porre limiti alla durata del Green pass dopo il booster“.
Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri sulle nuove misure di contrasto a Covid-19.
Niente zona rossa per i vaccinati
La cabina di regia ha anche deciso che resta la zona rossa ma solo per i non vaccinati. Chi è vaccinato con booster, anche se si trova in zona rossa, potrà seguire le regole previste nelle aree di rischio inferiore, e cioè la zona bianca, gialla e arancione. Per loro non potrà scattare il lockdown. Per chi non è vaccinato invece valgono le regole della zona rossa.
Circolazione degli stranieri in Italia
In conferenza stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato un’altra novità:
“La terza misura riguarda gli stranieri che arrivano in Italia: noi riconosciamo lo status vaccinale del Paese di origine della persona straniera in Italia e qualora le norme del Paese di provenienza non siano identiche alle nostre, chiediamo alla persona un tampone supplementare. Questo consentirà la risoluzione di molti problemi e al nostro turismo di avere un riscontro importante”.
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