Cdm scuola, green pass e sistema a colori. Oggi si riunisce nuovamente il Consiglio dei ministri per discutere alcune questioni che potrebbero cambiare le regole della scuola, della durata del green pass e dei colori delle Regioni. Dal Cdm di oggi, dunque, potrebbe uscire un decreto con nuove misure anti-covid. Prima il parere del Cts, e a seguire il Consiglio dei ministri.
Cdm scuola, green pass e sistema a colori. Dad e scuola primaria
Nel Consiglio dei ministri dovrebbe approdare il decreto che mira a semplificare le norme in vigore per la quarantena, uniformando i criteri previsti per la scuola primaria a quelli applicati per la scuola secondaria. La Dad, quindi, scatterebbe con tre casi positivi in classe anche alle elementari e non con due come è attualmente. L’intento è quello di limitare il più possibile la Dad e fare maggiore ricorso alla Did (didattica integrata).
Ipotesi green pass illimitato per chi ha la terza dose del vaccino anti Covid
Tra i temi sul tavolo del governo c’è la proroga della validità del Green pass rilasciato ai vaccinati con tre dosi. L’ipotesi prevalente è quella di un certificato vaccinale senza limiti per chi ha effettuato la dose booster, in attesa che Ema e Aifa decidano su una eventuale quarta dose.
“Dovremo arrivare anche all’eventualità che una persona positiva asintomatica possa condurre la sua vita normalmente usando la mascherina ffp2 per qualche giorno ma senza dover uscire dal mercato del lavoro, dalla socialità e da tutto ciò da cui oggi è tagliata fuori a causa di una semplice positività senza sintomi”
Ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Sky Tg24.
“L’obiettivo che ci poniamo di raggiungere entro l’estate è di non limitare le attività anche se si è positivi asintomatici. Dobbiamo arrivare a convivere col virus e ciò significa, appunto, non porre limitazioni alle attività anche se si è positivi asintomatici. E’ il traguardo”.
Così all’Ansa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi con l’Italia). L’obiettivo, ha chiarito,
“deve essere arrivare a far sì che i positivi asintomatici possano tornare a fare ogni attività, in un’ottica di convivenza col virus in una situazione di endemia. Per fare ciò è fondamentale proseguire e completare la somministrazione della 3/a dose”.
Colori delle Regioni
Probabile anche il superamento del sistema a “colori” attuale, con le quattro zone: bianca, gialla, arancione e rossa. L’eliminazione dei colori è richiesto a gran voce, da tempo, dai Governatori.
“Il sistema dei colori, nel momento in cui la politica è quella delle vaccinazioni, e quando uno è vaccinato regolarmente può circolare, non sembra avere più molto senso”.
Aveva affermato qualche giorno fa Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Aveva fatto eco il governatore del Molise Donato Toma:
“Con gli altri presidenti abbiamo parlato di abolire i colori delle regioni, non è più il caso, ne ho parlato con Fedriga. I colori servono a poco, su questo siamo pressoché tutti d’accordo”.
I virologi chiedono di eliminare le restrizioni
Da tempo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, chiede al Governo sburocratizzazione delle norme anti covid. Si è espresso così ai microfoni di Radio Cusano Campus, nella trasmissione “L’Italia s’è desta”:
“Gli italiani sono a cavallo tra la depressione e la paura. Ho trovato sconforto in quegli italiani che hanno seguito tutte le regole. La politica sanitaria deve trovare nel cittadino un alleato e non un nemico. Continuando a mettere obblighi, restrizioni e divieti non si porta il cittadino dalla propria parte”.
Per Bassetti è arrivato il momento di imparare a convivere con il Coronavirus:
“La variante Omicron e la sua gemella Omicron 2 sono molto più contagiose rispetto al virus originale e alla variante Delta. Le barriere che abbiamo introdotto per contrastare questa diffusione servono a ben poco. Le mascherine all’aperto ed altri presidi, dal momento in cui sono stati introdotti da circa un mese e mezzo, non mi pare abbiano dato grossi risultati. Il virus corre più veloce delle restrizioni. Bisogna provare quindi a vivere la fase endemica di questo virus che con la variante Omicron non sta spingendo sugli ospedali”.
La Danimarca ha abolito tutte le misure anti Covid
La Danimarca è il primo paese dell’Unione europea ad aver abolito tutte le misure anti Covid-19. Via a mascherine, pass e orari ridotti per accedere a bar e ristoranti. Non sol, il 1 febbraio 2022 segna il ritorno del via libera agli eventi e all’apertura delle discoteche e dei locali notturni, con l’abolizione dei limiti agli assembramenti al chiuso. La decisione del governo di Copenaghen è arrivata mentre gran parte dei paesi dell’Europa e di tutto il mondo sta ancora affrontando la fase pandemica del coronavirus e l’alta trasmissibilità della variante Omicron. Secondo quanto riporta il ‘Guardian‘, le autorità e gli esperti danesi hanno deciso di affidarsi esclusivamente all’elevato tasso di immunizzazione dei propri cittadini. In Danimarca si registra infatti un numero record di contagi, tra i 40mila e i 50mila al giorno, su una popolazione di appena 6 milioni di abitanti, contagi che colpiscono quotidianamente quasi l’1% della popolazione. In Danimarca, dove più del 60% dei cittadini ha ricevuto la dose booster del vaccino rispetto a una media Ue di poco inferiore al 45%, rimarranno in vigore solo le misure ai confini per l’arrivo di persone non vaccinate provenienti da paesi al fuori dell’area Schengen.
La Francia da oggi allenta le restrizioni
Niente più mascherine all’aperto da oggi in Francia, che ha deciso di allentare le restrizioni introdotte per contenere la diffusione del coronavirus. Revocati anche i limiti di presenze nelle sale dei concerti e agli eventi sportivi, mentre il lavoro da casa non è più obbligatorio, anche se resta raccomandato. La Francia segue così l’Inghilterra e la Danimarca nella revoca delle restrizioni nonostante restino alti i contagi. Il 16 febbraio prevista anche la riapertura dei nightclub chiusi da dicembre.