Accadde oggi, 2 febbraio 1989: termina la guerra sovietico-afghana. Quel giorno, infatti, l’ultima colonna blindata dell’Unione Sovietica lasciò Kabul ponendo fine a nove anni di occupazione militare da parte dell’Armata Rossa.
Accadde oggi, 2 febbraio 1989: termina la guerra sovietico-afghana
La guerra sovietico-afghana cominciò il 24 dicembre del 1979 e vide contrapposte: da un lato le forze armate della Repubblica Democratica dell’Afghanistan (la RDA) sostenute da un massiccio contingente di truppe terrestri e aeree dell’URSS, dall’altro vari raggruppamenti di guerriglieri afghani collettivamente noti come mujaheddin, appoggiati materialmente e finanziariamente da un gran numero di Nazioni estere; il conflitto viene considerato parte della Guerra Fredda nonché la prima fase della più ampia guerra civile afghana.
L’inizio delle ostilità
Il conflitto sovietico-afghano ebbe inizio con l’invasione dell’Afghanistan da parte delle forze armate dell’URSS, intenzionate a deporre il presidente della Repubblica Democratica Hafizullah Amin per rimpiazzarlo con Babrak Karmal. L’intervento militare di Mosca provocò una recrudescenza della guerriglia afghana contro il regime della RDA, già da tempo molto estesa nel Paese.
I due schieramenti in guerra
I combattenti mujaheddin nel corso del conflitto ebbero una guida unitaria, e quindi intrapresero una lunga campagna di guerriglia a danno delle forze sovietico-afghane; spalleggiati dagli armamenti, dai rifornimenti e dall’appoggio logistico fornito loro, seppur in modo non ufficiale, da Stati Uniti, Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Cina e Regno Unito. Da molti storici, il conflitto sovietico-afghano viene definito il “Vietnam dell’URSS”, tracciando così un parallelo con la guerra in Vietnam intrapresa dagli Stati Uniti.
Un conflitto durato dal 1979 al 1989
Dopo più di nove anni di guerra, che provocarono vaste distruzioni all’Afghanistan nonché migliaia di vittime tra i civili, l’intervento sovietico si concluse con una ritirata generale delle proprie truppe dopo la firma degli accordi di Ginevra tra Repubblica Democratica dell’Afghanistan e Pakistan. Ma gli scontri tra mujaheddin e truppe governative proseguirono nell’ambito della guerra civile afghana fino alla caduta del governo della RDA, avvenuta nell’aprile del 1992.
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