Ci sono voluti circa venticinque giorni per far entrar nel vivo il mercato della Juventus. Gli occhi sono tutti puntati su Dusan Vlahovic e su Denis Zakaria, così come verso le partenze di Dejan Kulusevski e di Rodrigo Bentancur. Ma c’è chi, senza fanfare o accoglienze da celebrità, arriva in punta di piedi sotto la Mole Antonelliana. Parliamo di Federico Gatti, difensore centrale del Frosinone che ha stregato gran parte della massima serie. Su di lui erano finiti gli occhi del Torino, ma la stessa Juventus ha realizzato il sorpasso, aggiudicandosi le prestazioni del classe 1998. Insomma, concorrenza battuta anche all’interno del campanilismo a Torino.

Federico Gatti comincia la sua storia alla Juventus

Federico Gatti sceglie la Juventus, ma lo fa non arrivandoci a caso. Si tratta del coronamento di una storia lunga e fatta di discese ardite e risalite, come avrebbe cantato Lucio Battisti. Torna a casa, in Piemonte, essendo adottivo di Rivoli. Parliamo di un paese di circa 47mila anime, che proprio a Torino ritrova i suoi albori. Parliamo di un ragazzo imponente, alto un metro e novanta e con notevoli capacità di gioco aereo. Parliamo, tuttavia, di un calciatore dai piedi educati, il perfetto erede – dice qualcuno – di Leonardo Bonucci, che da tanto tempo ormai imposta la manovra bianconera a suon di lanci lunghi.
Il ragazzo classe 1998, tuttavia, non ha avuto un passato facile a livello calcistico. Comincia al Moccagatta con la maglia dell’Alessandria, per poi calcare i campi di periferia, quelli che ti sbucciano le ginocchia e ti fanno venire la tremarella. Parliamo di campi della Promozione e dell’Eccellenza col Pavarolo, società in cui ha militato dal 2015 al 2017 e in cui si è anche spostato per la prima volta dal centrocampo alla difesa. Parliamo del periodo in cui Gatti si guadagna da vivere come muratore e serramentista.
Pescato nel 2018 in Serie D dal Verbania, qui inizia la sua scalata che lo porta a vestire le maglie di Pro Patria in Serie C e la chiamata del Frosinone nel 2021 dove in questi primi 6 mesi ha racimolato 17 presenze, segnato 3 gol e si è messo in luce come uno dei difensori centrali più interessanti e affidabili del torneo cadetto. Subito gli occhi di tutta Italia addosso e poi la chiamata alla Juventus. Insomma, una storia che fa sperare nel pallone, soprattutto in tempi di Superlega e di introiti milionari.