L’Onorevole Federico Mollicone di Fratelli d’Italia è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, per commentare l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale, affrontando anche la crisi politica del centrodestra.
“Renzi all’inizio si era esposto su Casini mentre Mattarella inizialmente si era detto indisponibile a proseguire il mandato. Tutti quelli che dicono di aver vinto in realtà hanno perso. Ha perso la politica perché non si è riusciti a trovare un Presidente super partes che rappresentasse tutti gli italiani”.
Crisi centrodestra, cosa è accaduto con Nordio
Cosa è accaduto con Nordio? “Era un profilo che dimostrava la nostra volontà di fare nomi di un certo spessore e che potessero essere sostenuti. È accaduto poi che una parte del centrodestra ha preferito l’osservanza alla coalizione di Governo piuttosto che alla coalizione storica di centrodestra. Dopo aver bruciato il nome della Casellati, si è capito che la sinistra non voleva un nome da condividere. Una parte del centrodestra, oltre alla sinistra, ha rifiutato di votarla. Questa dinamica ha portato a non far crescere Nordio. La scelta di Mattarella, di fatto, è stata subìta dalla pancia del centrodestra di Lega e Forza Italia tanto che alcuni si sono rifiutati votando Nordio o scheda bianca. C’è stata una dinamica più legata a finire la legislatura piuttosto che dare un presidente super partes. Ho grande rispetto per Mattarella ma ricordo che non viene da Marte ma è stato un deputato del PD”.
Berlusconi? “Si erano fatti i calcoli e si rischiava che Berlusconi non riuscisse ad andare oltre i voti del centrodestra. Con senso di responsabilità lui stesso aveva capito di dover fare un passo indietro. Forza Italia si è dissolta sulla Casellati non votando un suo candidato. Tajani dovrebbe spiegare perché FI non ha votato la Casellati. La sinistra ha rifiutato 8 nomi perché aveva la golden share. Non credo al fatto che Mattarella non volesse fare un altro settennato. A un certo punto è sembrata più una perfetta liturgia da Prima Repubblica”.
Giorgia Meloni nuovo leader del centrodestra
Mollicone vede un nuovo centrodestra con Meloni leader: “Se uno come Salvini ha la delega a trattare in un certo modo e parla con le agenzie di stampa senza prima parlare con gli alleati, addirittura anticipa il PD per andare a pregare Mattarella di rimanere, allora c’è qualcosa che non va. Il centrodestra deve curarsi dalla sindrome di Zelig. La settimana quirinalizia è stata un disastro. Giorgia Meloni chiede che vengano ridiscussi i rapporti di forza. Basta con il 2018, la Lega non è più primo partito. FDI è il primo partito quindi cambiano i rapporti nelle trattative. Anche FI deve capire quale è la sua identità”.