Bollettino Covid: i dati di oggi Sono 104.065 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 137.147) e 235 i decessi (ieri 377) registrati in Italia nelle ultime 24 ore. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute. Dall’inizio dell’epidemia sono 10.925.485 le persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2, mentre da febbraio 2020 le vittime totali sono 146.149.

Bollettino Covid: i dati di oggi

Gli attuali positivi sono 2.643.817, mentre i guariti sono 8.135.519. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi effettuati sono stati 818.169, ovvero 181.3221 in meno rispetto ai 999.490 di ieri. Il tasso di positività, ieri al 13,7%, oggi scende al 12,7%. Sul fronte del sistema sanitario, per il quinto giorno consecutivo si registra una diminuzione delle degenze in area medica mentre crescono leggermente quelle in rianimazione. Sono infatti -19 (ieri -160), per un totale di 19.617 ricoverati,i posti letto occupati nei reparti Covid ordinari. Sono +5 (ieri -42) i posti letto occupati in terapia intensiva: il totale dei malati più gravi è ora pari a 1.593, con 95 ingressi in rianimazione.

Il commento del Sottosegretario Sileri

“I numeri parlano, la scorsa domenica avevamo detto di aver raggiunto il picco e che mantenevamo una curva. Inizia ora la discesa di questa curva. Rispetto a domenica abbiamo circa 100 posti in meno occupati in terapia intensiva, un numero importante. I ricoveri ci sono ancora ma scenderanno anche loro, molto di più nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, e poi calerà anche il dato che fa più paura a tutti, quello relativo ai decessi”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Domenica In’.

Spiegare meglio i numeri

L’esponente del governo ha precisato che “i numeri dei morti sono sicuramente quelli ma andrebbe spiegato che una gran parte sono persone che hanno determinate fragilità, la stragrande maggioranza sono persone non vaccinate e altre sono persone vaccinate ma che magari erano già in un fine vita determinato da un’altra patologia, come ad esempio le patologie neoplastiche”. Secondo Sileri “i numeri andrebbero dunque spiegati meglio e, probabilmente, farebbero molta meno paura. Certo, sono certamente tanti, perchè fa male sentire che hanno perso la vita 300 persone, ma la verità è che non è nemmeno paragonabile a ciò che abbiamo osservato lo scorso anno, nello stesso periodo”, ha concluso.