Oggi si tiene la quarta votazione a Palazzo Montecitorio in chiave Quirinale. E da oggi si abbassa il quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica. Basteranno 505 preferenze per la nomina del nuovo Capo dello Stato: da Montecitorio però il profilo del nuovo inquilino del Colle assomiglia al volto di quello uscente. Boom di preferenze per Sergio Mattarella infatti, ma ad oggi ancora il quorum è lontano per tutti. Complici le manovre dei partiti politici e un nome che stenta a mettere d’accordo tutti, domani si tornerà in Aula. Prima dell’appuntamento di domani, si prospetta una giornata (e una notte) di trattative, fra chi scalpita e chi è davvero infastidito dal tergiversare dei leader.
Il centrodestra si astiene
Annunciata l’astensione da parte del centrodestra, come confermato in una nota diramata stamane: “Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni – e convergere per dare all’Italia un nuovo presidente della Repubblica – la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno”.
Centrosinistra opta per la scheda bianca
Anche qui, la conferma arriva in una nota congiunta fra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali: “Coerentemente con quanto chiesto e fatto nei giorni scorsi riconfermiamo la nostra immediata disponibilità ad un confronto per la ricerca di un nome condiviso, super partes, in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nel frattempo in questa votazione voteremo scheda bianca”. Il Quirinale quindi cerca ancora un nuovo inquilino.
Anche oggi tanti nomi a sorpresa per il Quirinale
Tanti i nomi particolari declamati quest’oggi, seppur in diminuzione rispetto a ieri. Dal magistrato Nino Di Matteo, che otterrà un cospicuo numero di voti, allo storico Alessandro Barbero. E poi Sabino Cassese e l’ex Senatore del Partito Democratico Luigi Manconi. Dal mondo del calcio, il campione del mondo Alessandro Altobelli e il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, da Baldini (ignoto sapere chi, se Marco il conduttore radiofonico, Franco del direttore sportivo calcistico oppure Silvio l’allenatore) al giornalista Luigi Vicinanza. Preferenze anche per Paola Taverna, vicepresidente del Senato ed esponente del Movimento 5 Stelle. Così come dai 5 Stelle prende una preferenza anche il Senatore Alberto Airola. E poi da La Zanzara Giuseppe Cruciani prende un voto. Così come il direttore d’orchestra Riccardo Muti. Voti anche per Berlusconi, Conte
I Quirinabili non rilevabili
Draghi, Cartabia, Casini e Belloni, cognomi molto quotati all’inizio della settimana per il Qurinale, sono rimasti quasi a bocca asciutta quest’oggi, non rilevabili rispetto ad altri nomi nella classifica finale. Il presidente del Consiglio ha preso cinque preferenze, una in più per la ministra della Giustizia Marta Cartabia. Pier Ferdinando Casini si ferma a 3, un gradino sotto si attesta Elisabetta Belloni.
I risultati della giornata di giovedì
Presenti: 981
votanti: 540
Astenuti: 441
Voti dispersi: 20
Schede nulle: 5
Sergio Mattarella: 166
Nino Di Matteo: 56
Luigi Manconi: 8
Marta Cartabia: 6
Mario Draghi: 5
Giuliano Amato: 4
Pier Ferdinando Casini: 3
Schede bianche: 261
Quinto scrutinio convocato per venerdì alle ore 11:00.