Elezione Presidente della Repubblica quarta votazione, alle 11 di questa mattina nuova chiamata per i grandi elettori. Dopo la terza fumata nera nel voto di ieri – con 125 preferenze per il presidente Sergio Mattarella e 114 per Guido Crosetto – il quorum scende a 505. La giornata di oggi sarà scandita da nuovi vertici e colloqui. Di prima mattina, in particolare, dovrebbero riunirsi i leader del centrodestra. Centrodestra e centrosinistra hanno in programma riunioni con i loro parlamentari e poi il leader della Lega Matteo Salvini dovrebbe incontrare Enrico Letta e Giuseppe Conte per arrivare alla stretta finale. Oltre a Pier Ferdinando Casini, sul tavolo resta il nome di Mario Draghi e sullo sfondo il bis di Sergio Mattarella.
I voti della giornata di ieri, terza chiamata
Niente di fatto anche ieri, terzo tentativo per decidere il nome del prossimo presidente della Repubblica. Lo scrutinio del terzo giorno di votazioni a Montecitorio, l’ultimo con il quorum a 673 voti, ha decretato: 412 schede bianche su 978 grandi elettori che hanno partecipato all’elezione. Il più votato è stato il presidente uscente Sergio Mattarella (125 preferenze), seguito da Guido Crosetto, proposto da Fratelli d’Italia ma che con 114 voti ha raccolto ben più preferenze di quelle della delegazione del partito di Giorgia Meloni (63). Poi Paolo Maddalena (61), Pierferdinando Casini (52), Giancarlo Giorgetti (19), Marta Cartabia (8), Luigi Manconi (8), Pier Luigi Bersani (7), Umberto Bossi (7).
La soddisfazione di Guido Crosetto
“Sono commosso e onorato”. Così Guido Crosetto ha commentato i voti ricevuti nel corso della terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Le preferenze sono state oltre 100, quindi più dei grandi elettori di Fratelli d’Italia che avevano ricevuto indicazione dal presidente del partito Giorgia Meloni di scrivere il suo nome sulla scheda. Crosetto è stato uno dei fondatori di Fratelli d’Italia, insieme a Giorgia Meloni e Ignazio La Russa: ha lasciato ufficialmente la politica nel 2019, e ora è un imprenditore. In un’intervista al Corriere della Sera racconta la telefonata di Giorgia Meloni e la proposta della sua candidatura:
“Ero al lavoro, a fare il privato cittadino, si illumina il cellulare ed è Giorgia: “Scusami, non ti creo problemi se propongo il tuo nome come candidato alla presidente della Repubblica?”.
E lei, Crosetto, cosa risponde?
“Intanto la ringrazio, le dico che sono lusingato e che può procedere, che so benissimo che è una candidatura di bandiera ma che è sempre un onore. Per di più è stata annunciata nel pieno della prima chiama della terza votazione”.
Se l’aspettava?
“No. Anche perché pensavo che il centrodestra potesse votare uno dei candidati proposti nella rosa”.
Si è commosso?
“Mi sono sentito onorato dall’amicizia di tanti ex colleghi. È un piacere vedere che si è anche seminato umanamente. Poi però sì che il risultato è il frutto di un impegno personale di Giorgia e dei due capigruppo che hanno cercato di non farmi fare brutta figura”.
I nomi del centrodestra bocciati dal centrosinistra
La rosa di nomi presentata ieri dal centrodestra – Moratti, Nordio, Pera – non ha scaldato i cuori del fronte opposto. E anche l’ipotesi di eleggere al colle Elisabetta Casellati, caldeggiata stamattina dal leader della Lega Matteo Salvini, ha trovato una netta chiusura del centrosinistra. Dopo un vertice tra i leader di Pd e Italia Viva, Enrico Letta ha escluso il nome della presidente del Senato: “Operazione assurda e incomprensibile, così salta tutto”. E anche dal partito di Matteo Renzi fanno sapere: “No a candidature che dividono la maggioranza e mettono a rischio la coalizione di governo”.
Il vertice del centrodestra
Inizialmente il confronto tra i partiti del centrodestra doveva tenersi ieri sera alle 22:30, poi la decisione di spostarlo a questa mattina alle 8.30. Ufficialmente, spiegano fonti della coalizione, perché “Antonio Tajani rientrerà da Milano” dove “si è recato in visita da Silvio Berlusconi, solo in tarda serata”. Però potrebbe pesare anche la difficoltà a trovare una quadra sull’accordo. Le parole di Matteo Salvini, leader della Lega:
“Lavoro con fiducia, serietà e ottimismo. La soluzione può essere vicina. Noi abbiamo fatto nomi di alto profilo, ne faremo anche altri”
La posizione del centrosinistra
Stando alle dichiarazioni del segretario del Pd, Enrico Letta, anche il voto di domani dovrebbe portare a un nulla di fatto. Ecco le sue parole all’assemblea dei grandi elettori dem:
“Questo Parlamento non può che eleggere un presidente non di parte, autorevole e istituzionale. E questo era il nostro primo punto cardinale. Se non ci sono novità, voteremo scheda bianca, come è giusto che sia. Se, invece, arriveremo a delle novità prima del voto delle 11, allora ci incontreremo e ne discuteremo. Dobbiamo fare di tutto per evitare di perdere Draghi, di qualsiasi ruolo si tratti. Siamo stati abbastanza soli in questo tentativo”.
Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, nel corso dell’assemblea dei grandi elettori pentastellati:
“Quello che mi auguro non venga dal centrodestra è una prova muscolare. Il Paese ci guarda. Noi ci siamo, nessuno può rimproverarci chiarezza nelle idee e trasparenza nel percorso”.
Bloccata dal centrosinistra la candidatura del presidente del Senato Elisabetta Casellati
A meno di sorprese, i nomi su cui si continua a lavorare sono gli stessi mentre appare tramontata l’idea del centrodestra di tentare la “spallata” proponendo il presidente del Senato Elisabetta Casellati. Una candidatura su cui il centrosinistra ha alzato il muro.
“Abbiamo sventato l’operazione Casellati, ora lavoriamo per una soluzione condivisa che preservi il quadro di unità nazionale e consenta a chiunque ci sia a palazzo Chigi di governare con la stessa maggioranza”, ha affermato il segretario dem Enrico Letta.
Oltre a Casini, sul tavolo resta il nome di Mario Draghi e sullo sfondo il bis di Sergio Mattarella. A smuovere le acque è il leader della Lega e le voci di un incontro con Sabino Cassese. Un incontro che sarebbe avvenuto nella casa del giudice emerito della Consulta ai Parioli ma che la Lega ha smentito prontamente.
Leggi anche https://www.tag24.it/290834-elezione-presidente-della-repubblica-dalessandro-nessun-accordo-iv-e-lega/