Camillo D’Alessandro, deputato di Italia Viva, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal Direttore Gianluca Fabi e Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus per smentire le voci di un possibile accordo tra Italia Viva e Lega per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
“La narrazione secondo la quale Italia Viva farebbe sponda con la destra è falsa. La nostra è quella formazione politica che ha fatto rimanere Salvini al Papeete quando voleva prendersi pieni poteri. È la formazione politica che se stesse col centrodestra quest’ultimo avrebbe già eletto il Presidente della Repubblica. Ad oggi abbiamo due fotografie che sono due finzioni. Una è quella che immortala Letta, Conte e Speranza da un lato. L’altra è quella del centrodestra. Nessuna di queste due coalizioni ha i numeri necessari per eleggere il nuovo Presidente. Noi siamo in mezzo ma non per far pendere la bilancia perché non può esserci un candidato né di una parte né dell’altra. Serve un nome super partes”.
Elezione Presidente della Repubblica, la Meloni ha bruciato Nordio
“Nordio? È un grande magistrato che pensa liberamente. Però è ormai il candidato della Meloni che gli ha fatto un pessimo servizio. lo ha bruciato. Uno come Nordio poteva essere messo nella rosa dei graditi. Invece è stato messo nella rosa secca che il centrodestra propone agli altri. È il modo per non farlo arrivare”.
Casellati al Quirinale e Renzi al Senato
È vera l’indiscrezione di un patto che prevederebbe la Casellati al Quirinale e Matteo Renzi Presidente del Senato? “Se la Casellati dovesse arrivare sul tavolo di tutti, non di Renzi, dentro un ragionamento che mette insieme centrodestra e centrosinistra allora potrà essere votata. Se invece è una candidata che rappresenta la forzatura di una parte contro l’altra diventa complicato, anche più di Nordio”.
Renzi ha proposto di votare due volte al giorno: “Sono d’accordo con Renzi. Oggi si finirà di votare nel primo pomeriggio. Si possono fare tutte le areazioni e procedere ad una nuova votazione. Diamo un’accelerata a questa condizione di sospensione. È comunque singolare il dibattito che ci siamo mettendo troppo tempo. La stragrande maggioranza dei Presidenti è stata eletta dalla settima chiama in poi. Però questo non è un periodo “neutrale”. Prima lo eleggiamo e meglio è. Per ora siamo ancora alla trattiva. I veri giochi ci saranno tra giovedì e venerdì”.