Accadde oggi, 27 gennaio 1945: l’Armata Rossa libera Auschwitz. Per questo motivo, il 27 gennaio di ogni anno ricorre “La Giornata della Memoria”; per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti. “La Giornata della Memoria” fu istituita nel luglio del 2000 in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo.
Accadde oggi, 27 gennaio 1945: l’Armata Rossa libera Auschwitz
Tra il 1939 e il 1945 circa 6 milioni di Ebrei vennero sistematicamente uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obiettivo di creare un mondo più “puro” e “pulito”. Alla base dello sterminio vi fu un’ideologia razzista e specificamente antisemita che affondava le sue radici nel XVIII Secolo e che i nazisti, a partire dal “Mein Kampf” (“La mia battaglia”) di Adolf Hitler, cioè il libro con il verbo del Fuhrer pubblicato nel 1925, posero a fondamento del progetto di edificare un mondo “purificato” da tutto ciò che non fosse “ariano”.
La “Soluzione Finale”
Alla “Soluzione Finale”, così i nazisti chiamarono l’operazione di sterminio, si arrivò attraverso un processo di progressiva emarginazione degli ebrei dalla società tedesca. Il Nazismo di Hitler andò al potere in Germania nel 1933 e già nel 1935 le “Leggi di Norimberga” legittimarono il boicottaggio economico e l’esclusione sociale dei cittadini ebrei. Il processo di segregazione e repressione subì un’accelerazione nel 1938. La terribile notte tra l’8 e il 9 novembre del 1938 fu ribattezzata la “notte dei cristalli”: in tutta la Germania le sinagoghe furono date alle fiamme e i negozi ebraici devastati, le vetrine infrante.
La conferenza di Wannsee
Il 20 gennaio 1942 a Wannsee vicino Berlino, i vertici nazisti decisero di porre fine alla questione ebraica attraverso lo sterminio sistematico. Uno sterminio pianificato che partì dalla Germania per espandersi via via con le conquiste del Terzo Reich; colpendo così gli ebrei dei paesi occupati, ovvero di quasi tutta Europa. In una prima fase gli ebrei furono “ghettizzati”, cioè concentrati con la forza in appositi quartieri delle città e in seguito deportati nei campi di concentramento e di sterminio, costruiti soprattutto nell’Europa orientale.
I principali campi di sterminio
Auschwitz, Treblinka, Dachau, Bergen Belsen, Mauthausen. Questi i nomi più tristemente famosi dove giungevano ogni giorno convogli carichi di persone. Dopo la selezione iniziale, che “salvava” temporaneamente coloro che erano in grado di lavorare, una parte veniva inviata direttamente verso la meta cui tutti i deportati erano destinati: la camera a gas. Ma i campi di sterminio erano anche luoghi di torture, esperimenti pseudoscientifici su cavie umane, lavori sfiancanti e selezioni quotidiane. Vittime dello sterminio, oltre agli ebrei, furono anche nomadi, omosessuali e oppositori politici del Nazismo.
La storia su Radio Cusano Campus e Cusano Italia TV. “La Storia Oscura”, dal lunedì al venerdì on air sulla radio dell’Università Niccolò Cusano dalle 20 alle 21.30. “A Spasso nel Tempo”, in onda sul canale 264 del digitale terrestre alle 23.00 del martedi.