L’impatto del covid sull’economia e sul mondo del lavoro ha solcato un gap che sarà difficile da colmare negli anni che verranno. L’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) ha fatto chiarezza sui contagi da coronavirus legati al mondo del lavoro. Nei dati emerge che i contagi da Sars-Cov2 sono pari ad un sesto del totale delle denunce d’infortunio sul lavoro. A pesare sull’economia è anche l’assenza del lavoratore colpito dal virus che in media rimane lontano dal proprio posto di lavoro per un mese.
Quanti sono i contagi avvenuti sul posto di lavoro?
Per la prima volta possiamo sapere quanti sono stati i contagi da Sars-Cov2 avvenuti sul posto di lavoro. Secondo il report Inail aggiornato al 31 dicembre 2021, i lavoratori contagiati mentre svolgevano la propria attività sono stati 191.046, circa il 3,1% del totale delle persone contagiate e comunicati a livello nazionale dall’Istituto Superiore di sanità in ogni report giornaliero. Facendo un confronto tra il 2020 ed il 2021 possiamo notare come siano diminuiti del 71,3%, questo è un dato che attesta ulteriormente l’importanza della vaccinazione per ogni fascia d’età. Di questi lavoratori contagiati, la maggior parte riguardano le persone di sesso femminile, il 68,3% ed in particolare la quota rosa supera la quota maschile in ogni regione italiana tranne che nella Calabria.
Contagio da Covid ed assenza dal lavoro
Un altro dato importante che si evince dal report dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è quello che riguarda il periodo d’assenza del lavoratore contagiato dal coronavirus. In media l’assenza dal posto di lavoro di una persona che ha contratto l’infezione è pari ad un mese. Inoltre è importante ricordare che le infezioni avvenute sul posto di lavoro, in orario lavorativo e certificate sono riconosciute ed indennizzate dall’inizio della pandemia nel nostro paese.