DAVENPROS. Un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Lazio, a cui collaborano Unicusano e altri partner scientifici ed accademici, con l’obiettivo di innovare, potenziare ed ottimizzare i processi di manufacturing associati alle componenti dedicate alla propulsione di missili e lanciatori spaziali.
DAVENPROS
Il progetto DAVENPROS prende il nome dall’acronimo di Diagnostica AVanzata su Endoreattori a PROpellente Solido. Il settore di interesse è quello dell’aerospazio, uno dei settori strategici individuati dalla S3 (Smart Specialization Strategy) della Regione Lazio. L’obiettivo è quello di innovare, potenziare ed ottimizzare i processi di manufacturing associati alle componenti dedicate alla propulsione di missili e lanciatori spaziali. La propulsione maggiormente utilizzata per questo settore è proprio la propulsione a propellente solido in quanto garantisce enormi spinte con una tecnologia semplice.
“La semplicità di questa tecnologia è facilmente accessibile poiché è presente in innumerevoli applicazioni di facile utilizzo. La combustione a propellente solido, infatti, è quella che porta in quota -prima dell’esplosione- i fuochi d’artificio o quella che provoca le scintille nelle tipiche ‘stelline’ che si accendono nei giorni di festa. Banalmente parliamo di una polvere solida (combustibile) e di un addensante (ossidante) che bruciano una volta innescati da una scintilla; se tale reazione è racchiusa in un serbatoio convogliata in una sezione stretta di uscita, genera una forte spinta.” – ha commentato l’Ing. Edoardo Martellini, laureato all’Università Niccolò Cusano in Ingegneria Meccanica e vincitore della borsa di studio per il dottorato sul progetto DAVENPROS, con il prof. Tiziano Pagliaroli.
Qual è il punto di forza del progetto DAVENPROS?
“Nello specifico il progetto prevede lo sviluppo di un sensore in grado di misurare la velocità di fuoriuscita dei gas combusti proprio da questa sezione ristretta chiamata ugello. L’innovatività di questo dispositivo risiede nella sua capacità di acquisire informazioni in una zona in cui gli strumenti di misura tradizionali non possono operare. Sappiamo infatti che, in corrispondenza dell’ugello e nella scia, le condizioni sono estremamente aggressive dal punto di vista termico e chimico.”
Abbiamo già dei primi risultati?
“La prima versione del sensore ha già restituito ottimi risultati e ha garantito una pubblicazione su rivista scientifica ad alto impatto. La nuova versione prevede di potenziare il sensore aumentando il numero di ‘occhi’ sulla zona di interesse. Con un maggior numero di punti di acquisizione sarà infatti possibile aumentare la risoluzione dei dati e descrivere più accuratamente il processo di propulsione.
Inoltre, risulta ovvio che la zona propulsiva di un lanciatore rappresenta il fulcro della progettazione del dispositivo. Per questo motivo l’azienda AVIO, una delle aziende più importanti nel panorama europeo che operano nel settore della propulsione a propellente solido, ha presentato una lettera di manifestazione di interesse per questo progetto in quanto può rappresentare una fonte di importanti informazioni ottenibili sui banchi test con evidenti ricadute positive in termini economici.”
Chi collabora al progetto?
“Al progetto collaboreranno, oltre all’Università Niccolò Cusano, l’Università degli studi ROMA 3, il centro ricerche ENEA Casaccia per i primi test su piccola scala, l’azienda NHOE srl, una piccola-media impresa (PMI) che supporterà la progettazione del banco test in piccola scala e la suddetta AVIO che ospiterà i test del sensore su un endoreattore presso i suoi stabilimenti a Colleferro.
Tali collaborazioni rendono l’attività di tipo multidisciplinare con conseguente interesse scientifico ed industriale ad ampio spettro.”
Da un sogno nasce un’idea e da essa un progetto e dal progetto si realizza l’eccellenza. Sogno. Idea. Progetto. E non solo…
“Tali caratteristiche fanno sì che sia incentivata la permanenza di eccellenze nel campo della ricerca promuovendo il lavoro di dottorandi, professori, ricercatori e ingegneri sul territorio. Costoro, infatti, rappresentano le figure professionali di contatto tra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione nonché la principale fonte di sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione.”
Per saperne di più: Misurazione della velocità delle particelle espulse da un motore a razzo solido di piccole dimensioni