Girare un film in uno studio nello Spazio non è più fantascienza, e Tom Cruise è l’attore giusto per inaugurare una simile impresa.
Da anni Cruise e il regista Doug Liman parlano di una pellicola da girare a gravità zero nello Spazio, e, malgrado gli inevitabili ritardi di un simile progetto, ora sembra proprio che qualcosa si muova.

La S.S.E. svela il progetto del suo studio spaziale che ospiterà il film di Tom Cruise

Tra qualche tempo, lo Spazio non sarà più soltanto una nuova, costosa ed eccentrica meta turistica.
La Space Entertainment Enterprise (S.E.E.) ha, infatti, annunciato il suo piano per aprire un impianto sportivo e uno studio cinematografico nello Spazio entro la fine del 2024.

Tom Cruise, studio spaziale
Concept della Axiom Station.

Il modulo si chiamerà SEE-1 e sarà progettato per ospitare le riprese di film ma anche eventi sportivi, televisivi o musicali. L’impianto sarà a disposizione di chiunque – artisti, produttori e creativi in genere – volesse realizzare prodotti in un ambiente a gravità zero, per poi registrarli o trasmetterli in diretta streaming o su canali televisivi tradizionali.
Il modulo sarà agganciato alla Axiom Station, primo componente commerciale della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che sarà dedicato al turismo spaziale ed è attualmente in costruzione.
Sarà la S.E.E., insieme alla Axiom e alla Space X di Elon Musk, a finanziare il film che Tom Cruise intende realizzare nello Spazio, e la pellicola verrà realizzata proprio nel suo studio spaziale.

Un’opportunità per le nuove frontiere dell’intrattenimento

Dmitry and Elena Lesnevsky, fondatori della S.E.E., sono entusiasti della loro idea.
“L’impianto SEE-1 è un’incredibile opportunità per l’umanità – hanno dichiarato i due produttori – sarà una casa unica e accessibile per infinite possibilità di intrattenimento, dotata di tutta una serie di infrastrutture innovative, che scateneranno un nuovo mondo di creatività”.
A far eco al loro entusiasmo, ci sono le valutazioni dell’ingegnere capo della S.E.E., il dottor Michael Baine. “SEE-1 permetterà di sfruttare l’ambiente spaziale in modi mai visti prima, grazie alla capacità del modulo di adattarsi a una molteplicità di attività”.
Infine, Richard Johnston, direttore operativo della S.E.E., ha enfatizzato il carattere avveniristico del progetto, ispirato proprio dalla fantascienza, letteraria e cinematografica. “Da Jules Verne a Star Trek, la fantascienza ha spinto milioni di persone in tutto il mondo a sognare cosa porterà il futuro”, ha affermato Johnston. “Creare la prossima generazione di strutture per l’intrattenimento nello Spazio – continua – aprirà un numero infinito di possibilità per creare nuovi incredibili contenuti che possano trasformare quei sogni in realtà”.

Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala su Radio Cusano Campus.