Tutto pronto per la nuova impresa di Omar Di Felice, l’ultracyclist percorrerà oltre 4000 km sui ghiacci di Russia, Finlandia, Svezia, Norvegia, Islanda, Svalbard, Groenlandia, Alaska e Canada. Nei primi giorni di Febbraio, nel pieno dell’inverno, partirà per un lungo giro nel Nord del Pianeta muovendosi in bicicletta in autonomia, pedalando attraverso le tre linee di demarcazione dei confini artici (il Circolo Polare Artico, la linea delle isoterme +10°C e la linea artica degli alberi).
L’ultracyclist Omar Di Felice è pronto per una nuova sfida estrema
Il percorso interesserà tutte le nazioni all’interno dei confini: si partirà con gli 800 km della traversata della Kamchatka uno dei luoghi più remoti e incontaminati all’estremo est della Russia per proseguire con gli oltre 1500 km pedalati nelle regioni della Lapponia (Russia, Finlandia, Svezia e infine Norvegia) daMurmansk a Tromso, passando attraverso i boschi della Finlandia, Rovaniemi e la tundra svedese.
A seguire il trasferimento alle isole Svalbard, per un’esplorazione dell’arcipelago norvegese toccando il punto più settentrionale dell’avventura, tra spettacolari scenari artici, orsi polari e le luci dell’aurora boreale a far da scenario.
L’arrivo in Islanda e i successivi trasferimenti
Sarà quindi il turno dell’Islanda, con l’esplorazione della penisola di Snaefellsness prima di spostare il focus sulla Groenlandia dove Omar pedalerà l’Arctic Circle Trail, un sentiero di oltre 200 km che si snoda dal Point 66 (a 40 km da Kangerlussuaq) ai margini dell’ice cap groenlandese e il villaggio di Sisimiut.
A questo punto Omar si sposterà nel continente americano pedalando dal Canada(Whitehorse, regione dello Yukon) all’Alaska, attraverso Fairbanks e spingendosi fin oltre la linea di demarcazione del Circolo Polare Artico, dove l’avventura terminerà ufficialmente.
Una nuova impresa che si aggiunge a quelle già realizzate da Omar Di Felice
Dopo aver già realizzato alcune avventure estreme in ambiente artico (“Through the arctic Highway”, Canada e “Capo Nord” 2018, “Alaska” e “Islanda” 2019), aver attraversato per primo in inverno il Deserto del Gobi in Mongolia e aver raggiunto il campo base dell’Everest, sempre in inverno (rispettivamente 2020 e 2021, traversate certificate ufficialmente anche dall’ente internazionale RHR specializzato nell’omologazione di record sportivi) questa volta la difficoltà più grande sarà data dalla distanza e dalla logistica per un viaggio che si svolgerà in ambiente artico.
Saranno oltre 4.000 i km previsti da affrontare in sella, dalle piste ghiacciate delle strade lapponi, ai sentieri groenlandesi passando per le lunghe piste americane e i diversi scenari polari, che saranno teatro del primo giro del mondo artico invernale.
Le biciclette, la strumentazione e la logistica
Data la difficoltà e la eterogeneità dei vari percorsi, Omar alternerà l’utilizzo di due tipologie di biciclette differenti a seconda del settore di percorso/regione che si troverà ad affrontare. L’avventura sarà in completa autonomia e senza veicoli di supporto al seguito, pertanto la parte di logistica e spedizione del materiale necessario preventivo all’avventura, sarà fondamentale al fine di avere sempre a disposizione il mezzo più idoneo ad affrontare il tratto coinvolto.
Si comincerà con la Wilier Triestina Jena, bicicletta da gravel equipaggiata con il gruppo Shimano GRX (setup meccanico), ruote Mavic Allroad SL dotati di pneumatici Continental e la possibilità di inserti chiodati, con cui Omar affronterà la parte iniziale in Kamchatka e quella in terra lappone lungo le strade che uniranno Russia e Norvegia attraverso Finlandia e Svezia, per poi passare ad un prototipo Fat Bike, equipaggiato in questo caso con gruppo dedicato da mountain bike Shimano Deore XT.
Entrambe le biciclette saranno dotate di setup di borse da bikepacking Missgrape (cui verrà affiancato uno zaino da spedizione Ferrino) mentre sulla Fat Bike verrà montata una speciale slitta dell’azienda americana Ski-Pulk sulla quale sarà possibile trasportare tutto il necessario, comprese la tenda e il sacco a pelo Ferrino con cui affrontare le lunghe e gelide notti polari tanto sulle isole Svalbard quanto sui sentieri della Groenlandia o lungo le foreste russe, dove sono previste previste temperature ben al di sotto dei -30°C / -40°C.
Come si alimenta un ultracyclist come Omar Di Felice durante le sue imprese?
Come per la spedizione in Nepal, Volchem fornirà ad Omar una serie di prodotti della propria linea di integrazione alimentare, ideali per affrontare le lunghissime giornate in sella curando al meglio uno degli aspetti più importanti durante le avventure invernali in cui il consumo calorico è fondamentale anche per il processo di termoregolazione.
L’abbigliamento e strumenti indispensabili per l’avventura artica
Per quanto riguarda l’abbigliamento, in collaborazione con UYN, utilizzerà la collezione invernale sviluppata proprio durante l’ultima avventura himalayana, integrandola con un nuovo completo (composto da giacca e pantalone) d’alta quota studiato appositamente per le temperature artiche e per supportare questo tipo di spedizioni in solitaria. Le scarpe, altro componente fondamentale per affrontare il freddo, saranno le Shimano MW-7 con speciale imbottitura in Gore-Tex e sistema di aggancio SPD. Casco Lazer e occhiali dotati di lenti specifiche per la protezione dai raggi solari ad alta quota completano l’equipaggiamento.
La navigazione verrà effettuata affidandosi alla strumentazione Garmin: al più tradizionale Edge 1030 Plus, utilizzato per la registrazione di tutti i dati relativi la pedalata (frequenza cardiaca, velocità, altitudine, etc) verranno affiancati due dispositivi dotati di tecnologia inReach: “Mini” e “GPSMap66i” che serviranno per la navigazione in ambiente estremo, per tracciare e poter condividere in diretta la propria posizione e, infine, per inviare eventualmente una richiesta di SOS in caso di emergenza.
Il messaggio di Omar Di Felice contro i cambiamenti climatici
L’avventura rientrerà nel progetto più ampio denominato “Bike to 1.5°C” lanciato in occasione della COP26, la conferenza sul clima di Glasgow. Con questo progetto Omar sarà divulgatore sul tema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale (soprattutto in relazione alla mobilità).
A tal proposito, se da un lato sarà costante e centrale la narrazione legata agli aspetti sportivi di una lunga traversata in bicicletta in ambiente artico, dall’altro non saranno meno importanti i momenti di testimonianza diretta, attraverso la documentazione dei luoghi attraversati e degli impatti che i cambiamenti climatici stanno avendo su una delle zone più a rischio del pianeta. Grazie ad una serie di collegamenti streaming con scienziati, climatologi, geografi, politologi, legati a questo tema, l’avventura avrà il supporto di Italian Climate Network, in continuità con il percorso lanciato a COP26.
Omar dialogherà con diversi esperti per raccontare cosa sta accadendo al Polo Nord, tra l’aumento delle temperature incessante, la fusione dei ghiacciai, la perdita di biodiversità, la mutazione territoriale e geografica e gli impatti sociali ed economici.
La collaborazione di Treedom per bilanciare le emissioni dovute agli spostamenti
Proprio in virtù dell’importanza di ridurre le emissioni e consapevole dell’impatto che potranno avere gli spostamenti tra le varie regioni artiche, laddove la presenza di ostacoli naturali renderà indispensabile lo spostamento aereo tra le varie nazioni, Omar, in collaborazione con Treedom compenserà tutte le emissioni che produrrà con gli spostamenti. Grazie a Treedom, infatti, verranno sostenuti piccoli progetti di piantumazione e supporto agroforestale in alcuni paesi del mondo più impattati dai cambiamenti climatici.
L’avventura inizierà il 02/02/2022 e tutti gli spostamenti verranno gestiti con il supporto di Viaggi avventure nel mondo, tour operator ormai al fianco di Omar dal 2018.
Inoltre sui canali di Lonely Planet Italia (Instagram e sito web) seguiranno aggiornamenti settimanali attraverso articoli di approfondimento e pillole video di racconto sull’andamento del viaggio.
Sarà possibile seguire l’avventura in diretta LIVE attraverso il sistema di tracciamento realizzato da ENDU – Neveralone che, ricevendo il segnale dei dispositivi inReach, darà modo di visualizzare costantemente la posizione di Omar sulla specifica mappa. Ogni giorno sulla piattaforma Garmin Connect sarà possibile visualizzare i dati effettivi (temperatura, Frequenza Cardiaca, etc) e su Komoot la raccolta del percorso svolto corredata dalle foto che Omar realizzerà in autonomia. Infine su tutti i canali social di Omar, compatibilmente con il segnale 3G/4G/Sat Internet, sarà possibile leggerne gli aggiornamenti attraverso post, video e scatti fotografici.
- TEASER VIDEO a cura di Mirror Media Art – https://youtu.be/mfWp0vhNSnE
- Garmin Connect
- Komoot