Le Cholita ce l’hanno fatta, arrivando in vetta alla montagna più alta della Bolivia, il monte Sajama, dopo trenta ore di arrampicata. Il gruppo di donne indigene boliviane noto come Cholitas Escaladoras Maya, deciso a sfidare gli stereotipi di genere diffusi nel paese, si è arrampicato fino a più di 6.000 metri sul livello del mare. La squadra di arrampicata tutta femminile ha festeggiato l’impresa alzando striscioni e chiedendo al mondo di continuare a coltivare i sogni, in un messaggio di emancipazione femminile particolarmente importante in un paese conservatore come la Bolivia.

Le Cholita, in cima alla Bolivia per l’emancipazione femminile

“Daremo potere alle donne attraverso lo sport e continueremo a rompere gli schemi. Gli sport di montagna erano solo per gli uomini, ma ora li praticano anche le donne ” ha affermato Lia Gonzalez, rappresentante di Cholitas. La parola deriva dal termine dispregiativo spagnolo “chola”, usato per indicare gli indigeni, i meticci. Gruppi come quello delle scalatrici l’hanno utilizzato nella loro missione per far parlare di sé e responsabilizzare gli altri ad un uso corretto delle parole. Insieme a Lia Gonzalez, Dora Magueno e Flora Chura sono partite dalla capitale della Bolivia per scalare la montagna riuscendo a compiere un’impresa davvero ardua.

“Sognavamo dall’anno scorso di raggiungere la vetta più alta della Bolivia, il Sajama. Abbiamo trascorso quattro giorni e tre notti nel parco nazionale e la salita è stata molto dura, ci sono volute 30 ore circa” ha ricordato Lia Gonzalez. Con questo risultato, i Cholitas, tradizionalmente delle comunità rurali Aymara e Quechua, stanno mettendo da parte stereotipi e discriminazioni mentre cercano nuove vette.

Un’altra spedizione di donne sulla montagna più alta d’America

Sono invece salite sulla montagna più alta d’America altre 5 donne boliviane d’origine indigena, Dora Magueño, Lidia Huayllas, Cecilia Llusco, Elena Quispe, Liita Gonzales,  protagoniste del documentario “Cholitas”, diretto da Jaime Murciego e Pablo Iraburu.  Prodotto da Arena Comunicación Audiovisuale è disponibile online al momento solo in Spagna. Partite dalla cittadina di El Alto,  a 4.150 metri sul livello del mare, il loro progetto è natto dalla considerazione di avere il diritto di rivendicare le proprie passioni così come i loro marito, guide di montagna. L’impresa raccontata dal documentario segue la loro scalata dell’Aconcagua, la montagna più alta d’America con i suoi 6.962 metri, ed è proprio grazie a questo documentario che riescono a provarci e a raccontare la loro storia al mondo.