A volte basta una lettera maiuscola o minuscola per cambiare l’intero significato di una frase o, addirittura, un concetto. Se si parla di Fiorentina, a maggior ragione dopo la prestazione di ieri sera, questo brocardo vale ancora di più. La Fiorentina di Vincenzo Italiano gioca un calcio poco italiano, che ha ben poco di catenaccio e molto di internazionale. Siamo al di fuori della scia del sei a zero contro il Genoa, i riflettori si sono spenti e ora, lucidamente, si può già pensare all’aria che tira sotto la Fiesole. A inquadrare il clima che si sta respirando c’è uno dei protagonisti della serata e della stagione, quel terzino di nome Alvaro Odriozola che da Madrid sta spianando la fascia dell’Artemio Franchi.

“E’ un piacere giocare in questa Fiorentina perché c’è libertà di ruolo. E’ il calcio moderno. Col mister stiamo lavorando molto bene. Ho segnato, sono molto contento di aver aiutato la squadra. Siamo stati tutti bravi, dobbiamo continuare così, la strada è lunga, ma è quella giusta”, afferma Odriozola, che ieri ha realizzato il suo primo gol in Serie A con il giglio sul petto. Sono tanti i protagonisti di questo Rinascimento Viola: dal chiacchierato Dusan Vlahovic al gregario Giacomo “Jack” Bonaventura, passando per la retroguardia di Nikola Milenkovic e il cervello calcistico di Lucas Torreira. Inoltre, in questa finestra di mercato, la Fiorentina si è già rafforzata con l’innesto di due nuovi e inaspettati acquisti.

I nuovi acquisti della Fiorentina di Vincenzo Italiano

Jonathan Ikoné da una parte, Krzysztof Piatek dall’altra. Uno, dal Lille, è chiamato ad apprendere, al momento, tutti i fondamentali nel cuore finora ricoperto da Josè Maria Callejon, uno dei maestri del settore della fascia destra e della sovrapposizione. L’altro, direttamente dall’Herta Berlino, cercherà di svolgere al meglio il ruolo di vice Vlahovic, con la prospettiva, qualora il serbo dovesse essere ceduto, di essere in futuro il titolare della Fiorentina.

Due innesti graditi da Vincenzo Italiano che ieri, al termine della sfida contro il Genoa, ha espresso tutta la sua soddisfazione per gli acquisti: “Abbiamo fatto due innesti importanti e di qualità. Ribadisco quello che ha detto il ds: chi ha meno minutaggio e vorrebbe avere più spazio potrebbe uscire. Per il momento è questa la risposta che devo dare”

Davanti a ciò, poco da dire. Questo è quanto vale nella Fiorentina di Vincenzo Italiano, che con il suo calcio poco italiano sta riportando la Fiesole in uno scenario nemmeno immaginabile fino a qualche tempo fa. Gioco stretto, passaggi rapidi e rasoterra, fluidità di manovra e impostazione dal basso. Insomma, la Viola sta respirando aria di montagna, quella d’altura, che ti fa soffocare ma che, quando guardi giù, ti fa dire: “Che bello il mondo visto dall’alto”.