Il ritorno a scuola non è stato il disastro che molti pensavano. Lo ha detto il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato su RaiTre nella trasmissione “Che Tempo che Fa”. Dopo le vacanze di Natale in molti temevano in un boom di contagi nelle aule scolastiche. L’associazione dei presidi parlava addirittura di quasi 200mila classi che sarebbero finite in Dad.
“ Un numero eccessivo” ha detto Bianchi ma “tutto sommato alla fine di questa settimana il dato importante e evidente a tutti è che la scuola ha riaperto, con molti problemi e situazioni differenziate, ma è evidente a tutti“.
Ritorno a scuola, bene le vaccinazioni
Bianchi ha fatto il punto della situazione sulle vaccinazioni. “Tra i ragazzi fra 12 e 19 anni, l’84,5% ha fatto la prima dose” mentre “il 75% ha completato tutte e due le dosi. Tra i ragazzi più piccoli, i bambini, dopo l’autorizzazione EMA di novembre, la scorsa settimana il 12% era vaccinato e questa settimana il 25% bambini è vaccinato”.
Aerazione delle scuole, per Bianchi è più importante il vaccino
Da diversi mesi molte forze politiche, in particolare Fratelli d’Italia, chiedono investimenti per dotare le scuole di nuovi meccanismi di aerazione. “Si tratta di tutte cose in più rispetto alla cosa necessaria, che è la vaccinazione – ha replicato Bianchi – bisogna arrivare alla cultura del vaccino. Si può fare tutto ma si deve fare con le persone, i ragazzi e i bambini”, dice Bianchi, e il vaccino “si fa per gli altri, per il vicino di banco e chi non conosci”.
Assenze a scuola in linea con gli altri anni
Si attendevano anche migliaia di assenze, per vari motivi, dopo le vacanze, specialmente del personale docente. “Il numero del personale che manca oggi nella scuola corrisponde sostanzialmente a quello che accadeva nello stesso periodo negli anni pre pandemia – spiega Bianchi – siamo sugli stessi livelli degli anni precedenti come 2017, 2018, 2019 nella fase di massima punta di mancanza per le malattie stagionali. La situazione è sostanzialmente sotto controllo”.