Dopo l’approvazione del nuovo protocollo anti Covid-19 in Serie A, anche la Formula 1 sta ragionando sulle disposizioni per la stagione 2022. La FIA già nel 2020 aveva incontrato non poche difficoltà nell’organizzare il Mondiale dovendo rimaneggiare il calendario molte volte. Dopo due anni di pandemia, però, i dati sui contagi continuano ad essere preoccupanti e anche la stagione 2022 potrebbe essere nuovamente una corsa ad ostacoli. La F1 rimane uno degli sport più globali, con team ed addetti ai lavori in giro per il mondo ed un continuo rischio cluster. Per questo la Federazione sta già studiando delle disposizioni da mettere al vaglio anche dei team per fronteggiare l’insorgenza della variante Omicron.

Stagione 2021

Nella scorsa stagione, si è deciso di intervenire con restrizioni sotto forma di bolle di sicurezza all’interno del paddock. Un protocollo ferreo, di grande efficacia, che si è dimostrato ampiamente valido nel prevenire la diffusione del virus tra le migliaia di persone presenti nel Circus iridato. Queste disposizioni però potrebbero non bastare più perché, nonostante nei Paesi occidentali il numero degli abitanti vaccinati sia elevatissimo, il virus continua a correre.

La soluzione per il Calendario F1 2022

Il tempo scorre e i primi testi invernali a Barcellona dal 21 al 25 febbraio si avvicinano. Per questo la “classe regina” sta pensando ad una massiccia campagna di vaccinazione di tutti coloro i quali fanno parte dell’organizzazione, partendo dai piloti fino ad arrivare agli addetti in pista. Bruno Famin, Direttore delle Operazioni della FIA, ha riferito che in alcuni Stati, la vaccinazione sia un obbligo per svolgere determinati eventi. Pertanto la F1, nel suo insieme, sta considerando l’ipotesi di adeguarsi a questo stato di cose. Anche se nulla è stato deciso.

L’esempio più lampante è quanto sta accadendo in Australia, una nazione molto rigida in materia di prevenzione della pandemia. Il GP di Melbourne, terza prova del campionato 2022 potrebbe quindi essere un crocevia per la stagione e per convincere tutto il Circus a seguire l’esempio australiano. Un caso che sta animando l’opinione pubblica che riguarda proprio il paese dei canguri è quello di Nole Djokovic che potrebbe far giurisprudenza e creare un precedente anche in altri sport.

Prime decisioni ufficiali

La prima sentenza da parte della FIA è arrivata. I test di Barcellona, infatti, saranno a porte chiuse ed in più tante saranno le restrizioni anche sul fronte media. A breve, però, un’altra decisione che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane riguarderebbe la certificazione di immunizzazione ai piloti. Documento che potrebbe essere necessario per dare loro l’accesso ai garage. Per questioni di privacy, al momento, non è possibile sapere chi dei 20 driver che compongono la line-up 2022 della F1 sia effettivamente vaccinato. E di quante dosi. Ed è difficile capire come i protagonisti potrebbe reagire ad un’imposizione dall’alto.

Al momento una cosa è certa la FIA e tutti i team che compongono il paddock sono a lavoro per stipulare degli accordi specifici con ogni paese per consentire il regolare svolgimento di un calendario che nel 2022 presenterà ben 23 appuntamenti.