E’ allarme peste suina africana anche in Italia, Piemonte e Liguria le regioni più colpite. Allerta in Lombardia.

Peste suina africana: le aree a rischio

Le autorità sanitarie hanno individuato una vasta area a rischio in cui si è diffusa la peste compresa tra i territori di Genova, Ronco Scrivia, Novi Ligure, Acqui Terme, Spigno Monferrato e Albissola Marina. Il Piemonte ha deciso di bloccare ogni attività di caccia nella provincia di Alessandria. Stessa scelta operata dalla regione Liguria, dove è stata proibita la raccolta di funghi ed ogni genere di attività effettuata in zone boschive. Nell’area sono stati proibiti per sei mesi anche la pesca, il trekking, la mountain bike e la raccolta di funghi e tartufi e le altre attività di interazione diretta o indiretta coi cinghiali infetti. La Regione Lombardia ha inoltre istituito una task force per prevenire e contrastare la peste suina sul territorio regionale.

L’ordinanza ministeriale e le misure adottate per monitorare il virus

La misura è prevista da un’ordinanza del Ministro della Salute Speranza e delle Politiche Agricole Patuanelli. Ammessa solo la caccia di selezione al cinghiale per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus. L’ordinanza entrerà in vigore dalla data di adozione e le disposizioni sono efficaci per sei mesi a decorrere da tale data. Sempre nell’ordinanza si legge che le disposizioni “si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano”. La vigilanza sull’applicazione delle misure introdotte è assicurata dai servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti in collaborazione con le forze dell’ordine.

Che cos’è la peste suina africana

La peste suina africana è una malattia virale dei suini e dei cinghiali selvatici. E’ altamente trasmissibile, ma non si trasmette agli esseri umani. Pur non risultando nociva per l’uomo, la peste suina africana impone l’abbattimento dei capi, dal momento che non esiste alcun vaccino in grado di prevenirne il contagio. Le zone che insistono nell’area circoscritta dal ministero della Salute sono quindi fortemente a rischio. Il virus può resistere per anni nella carne congelata e viene reso inattivo solo dalla cottura e da specifici disinfettanti.

L’allarme di Coldiretti

Coldiretti attraverso il suo Presidente nazionale, Ettore Prandini, ha chiesto interventi immediati per fermare il proliferare dei cinghiali e garantire la sicurezza degli allevamenti sottolineando come occorra anche monitorare attentamente la situazione per evitare strumentalizzazioni e speculazioni a danno del settore.

“Siamo davanti a una duplice emergenza: la minaccia della diffusione della peste suina africana e una presenza fuori controllo di fauna selvatica sul territorio nazionale”, dichiara il sottosegretario alle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. “Tutti i ministeri che hanno competenza sulla questione agiscano in modo coeso e sinergico per evitare che la Psa colpisca i nostri allevamenti e causi pesantissimi danni economici a un intero settore”, conclude.