Ben Affleck ha detto la sua sul futuro del cinema, dopo i processi in corso accentuati dalla pandemia.
L’attore è attualmente impegnato nella promozione di The tender bar, film diretto da George Clooney e disponibile su Amazon Prime Video dal 7 gennaio.
Affleck è uno dei pochi nomi di Hollywood che, nel corso della sua carriera, ha saputo muoversi dal cinema indipendente ai blockbuster senza troppa difficoltà. È normale, dunque, che il suo punto di vista sia estremamente lucido quando esprime le sue valutazioni sulla situazione attuale e futura dell’industria del cinema.
Ben Affleck, streaming e futuro del cinema: “Sulle piattaforme ci sono cose straordinarie”
Intervistato da Entertainment Weekly, Ben Affleck si è espresso sul futuro del cinema, soffermandosi, in particolare, sui rapporti tra sala cinematografica e streaming.
“Tornare a vincere arrivò nelle sale proprio la settimana in cui i cinema vennero chiusi [il 6 marzo del 2020, negli Stati Uniti, mentre in Italia il film arrivò direttamente in streaming il 23 aprile n.d.r.]. Ma già da prima – racconta Affleck – sapevo che un film del genere, che parlava di dolore, di un bambino morente, di alcolismo e di guarigione, non avrebbe portato molte persone al cinema. Anche tra di noi si parlava solo di Narcos: Mexico, Succession e Omicidio a Easttown, e questo perché ormai in streaming fanno delle cose straordinarie. Basta pensare a un film come Roma! Non si tratta più – continua – di quei polizieschi ripetitivi di quando ero ragazzino e che guardavo con mio padre su un televisore in bianco e nero da 11 pollici”.
Ben Affleck cita poi l’esempio di Argo, pellicola premio Oscar da lui diretta e interpretata nel 2012. In un’epoca in cui pellicole d’autore come Il Potere del Cane di Jane Campion arrivano direttamente in streaming, secondo l’attore e regista, anche il suo film, oggi, avrebbe difficoltà ad arrivare in sala.
“Se dovessi scommettere, un film drammatico come Argo oggi non verrebbe pensato per un’uscita in sala”, spiega Affleck. “È più plausibile che venga concepito come una miniserie. Credo – prosegue – che i film destinati alle sale cinematografiche saranno quelli più costosi, veri e propri eventi. E saranno indirizzati principalmente ai ragazzi, magari appassionati del Marvel Cinematic Universe, che aspettano con trepidazione il film successivo per capire cosa succede dopo nella saga. In questo modo – conclude Affleck – direi che al cinema arriveranno al massimo 40 film all’anno, e saranno tutti blockbuster, sequel e film d’animazione”.
Un settore completamente cambiato
Alcune settimane fa, commentando il flop al botteghino del film di Ridley Scott The Last Duel, di cui era interprete, Affleck aveva espresso considerazioni simili.
“Il cambiamento del settore è evidente se si considerano in particolare il rapporto tra il pubblico e i drammi più adulti, complicati e non incentrati su personaggi preesistenti”, spiegò l’attore, che aggiunse come la qualità sempre maggiore degli impianti casalinghi sia stato un fattore determinante in questo cambiamento.
“Oggi è possibile guardare un film a casa con degli impianti di buona qualità che non sono troppo costosi. Tutti possono permettersi questa qualità e possono vedere film e serie tv in streaming in Dolby Vision e Dolby Atmos senza grossi problemi. È cambiato tutto”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.