Nella notte tra venerdì e sabato scorso qualcuno ha usato della polvere rossa per imbrattare la Scala dei Turchi, una scogliera rocciosa bianchissima a Realmonte, in provincia di Agrigento, una della più note mete turistiche della Sicilia.

L’atto vandalico alla Scala dei Turchi

Inizialmente sembrava che la Scala dei Turchi fosse stata imbrattata con una vernice rossa, ma dalle analisi è stato appurato che si trattava di polvere di ossido di ferro, un pigmento che rispetto alla vernice è più facile da pulire.

Al momento non si sa chi sia stato, e la procura di Agrigento ha avviato un’indagine a carico di ignoti. L’accusa: “danneggiamento di beni avente valore paesaggistico”.

In un primo momento si è pensato ad un atto rivendicato per lanciare un messaggio, magari politico o dimostrativo. Nessuno ha però pubblicato messaggi o lasciato indizi a sostegno di questa pista.

L’ipotesi più plausibile rimane così l’atto vandalico fine a sé stesso, che non trova altra spiegazione fuori dall’inciviltà dell’autore.

Cos’è la scala dei turchi e perché si chiama così

Si tratta di una scogliera di marna, una pietra naturale porosa che fornisce il caratteristico colore bianco. La sua forma a scale è dovuta all’azione del vento e all’erosione del mare.

Tradizione vuole che la baia prende il nome dai pirati Saraceni, impropriamente chiamati Turchi dalle popolazioni locali, che nel ‘500 usavano approdare sulla particolare formazione rocciosa per saccheggiare i villaggi della costa.

La parete fatta a gradoni, da cui appunto il nome “scala”, rendeva facile l’approdo dal mare per le azioni piratesche, in un punto riparato dai venti e probabilmente anche poco controllato.

Tecnici e volontari ripuliscono la scogliera

“La Regione Siciliana – ha commentato il governatore Nello Musumeci – si è subito attivata, assieme al Comune. Questa mattina poco dopo l’alba sul posto si sono recati i tecnici del Comune di Realmonte, due funzionari della Soprintendenza e diversi volontari, che hanno ripulito l’area”.

“Li ringrazio tutti – prosegue Musumeci – per il generoso atto di civismo e di scrupolosa responsabilità dimostrati”.