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Bonus genitori separati, nuove regole. Con la legge di bilancio 2022 la misura è stata rifinanziata con un fondo da 10 milioni di euro.

Bonus genitori separati

Il bonus genitori separati può essere richiesto dai genitori lavoratori che abbiano cessato, ridotto o sospeso l’attività lavorativa a causa della pandemia da Covid-19 e per questo non sono in grado di garantire il versamento dell’assegno di mantenimento. A loro spetterà un contributo fino a un massimo di 800 euro mensili. L’importo su ciascun assegno dovrebbe essere stabilito in base alla situazione reddituale degli ex-coniugi. Nello specifico, il beneficio riguarda il genitore che, inadempiente a causa della pandemia, abbia smesso di lavorare o abbia ridotto la propria attività dall’8 marzo 2020 per almeno 90 giorni o abbia subito una contrazione di almeno il 30% del proprio reddito rispetto a quello percepito nel 2019.

Come richiederlo

Non sono ancora state rese note le modalità per richiedere il bonus. La legge prevede che entro 60 giorni dall’entrata in vigore di questa legge dovranno essere definiti i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti e per l’erogazione dei contributi. Pertanto, bisognerà aspettare almeno fino al 21 febbraio 2022.

Assegno unico familiare

Da marzo 2022 l’assegno unico sostituirà le detrazioni per i figli in busta paga e i bonus per il nucleo familiare. Il nuovo beneficio è destinato a tutti i genitori dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di ciascun figlio. Nei casi di genitori separati o divorziati l’assegno spetta al genitore che per primo invia la domanda all’Inps ma è anche possibile fruire del beneficio al 50% e dividerlo tra entrambi i genitori. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario mentre nel caso di nomina di un tutore legale, l’assegno è riconosciuto nell’interesse esclusivo del minore tutelato.

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