Ritorno a scuola, è il giorno della verità. Gli Istituti italiani tornano oggi ad aprire le aule tra mille dubbi e perplessità a causa del covid. Sarà un banco di prova importante non solo per il sistema scolastico in generale ma anche per le linee guida adottate dal Governo.

Secondo il Ministro dell’Istruzione Bianchi, in una recente intervista al Corriere della Sera, aveva assicurato che le scuole avrebbero riaperto anche se è concreta la possibilità che manchi il personale. A nulla sono valsi, quindi, gli appelli di tantissimi presidi che, tramite le associazioni di categoria, avevano chiesto al Ministro di effettuare la didattica a distanza almeno per tutto il mese di gennaio.

Ritorno a Scuola, i Presidi chiedono due settimane di Dad

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli aveva lanciato la proposta per avere due o tre settimane di Dad per mettersi in pari con le vaccinazioni tra i più giovani, cercando nel frattempo mascherine Ffp2 da consegnare ad alunni e personale. I presidi temono che la il ritorno a scuola, se si dovesse riaprire senza preoccupazione e dopo un periodo delicato come le festività, diventi ingestibile.

Nonostante questo appello il Governo ha deciso di tirare dritto e, addirittura, pensa di impugnare l’ordinanza del Presidente della Campania Vincenzo De Luca che ha chiuso di fatto tutte le scuole del suo territorio. Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha detto chiaramente che il “Paese deve rimanere aperto. Nessuna Nazione Europea ha chiuso le scuole, che non un hub sociale”. Disperato, invece, l’appello del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Non reggeremo – ha detto a La Repubblica – da lunedì avremo tante classi in Dad, orari ridotti, ci trascineremo per una settimana e poi probabilmente si dovrà intervenire”.

Per capire chi avrà avuto basterà attendere qualche giorno e capire quante classi andranno in quarantena e quante no.

 

Rientro a Scuola, ecco le regole e cosa succede

 

SCUOLA DELL’INFANZIA – In presenza di un caso di positività nella sezione o gruppo classe

  • attività didattica sospesa per 10 giorni
  • quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita – tampone molecolare o antigenico con risultato negativo

 

SCUOLA ELEMENTARE – In presenza di un solo caso di positività nella classe

  • attività didattica in presenza. Si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri
  • sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile (T0) dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni (T5)

In presenza di almeno due casi positivi vengono disposte le seguenti misure per i compagni di classe:

  • sospesa l’attività in presenza, si applica la didattica a distanza per la durata di dieci giorni
  • quarantena della durata di 10 giorni con test di uscita – tampone molecolare o antigenico – con risultato negativo

 

SCUOLE MEDIE E SUPERIORI – In presenza di un caso di positività nella classe

  • attività didattica in presenza, con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni; si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri
  • Auto-sorveglianza

In presenza di due casi positivi nella classe. Per chi non è vaccinato

  • sospesa l’attività in presenza, si applica la didattica digitale integrata per la durata di 10 giorni
  • quarantena di 10 giorni con test di uscita – tampone molecolare o antigenico – negativo

per chi è vaccinato o guarito da meno di 120 giorni e per coloro ai quali sia stata successivamente somministrata la dose di richiamo

  • attività didattica in presenza con l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni; si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri
  • misura sanitaria: Auto-sorveglianza