Fine pandemia, secondo Pierpaolo Sileri ci siamo. La variante Omicron potrebbe segnare l’inizio della fine dell’emergenza, trasformando il coronavirus in una comune influenza.
Fine pandemia, il parere di Sileri
“E’ verosimile che questa variante Omicron rappresenti il canto del cigno della pandemia, credo che siamo alle battute finali. La pandemia si trasformerà presto in endemia“. Queste le parole del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
La situazione negli ospedali
“Noi abbiamo un aumento esponenziale dei contagi, con 200mila casi ed è probabile che salgano ancora di più –ha affermato Sileri-. Questo fa sì che molte persone preoccupate, spesso con sintomi leggeri, vadano giustamente a chiedere assistenza alla rete ospedaliera. Rete che è stata ulteriormente riorganizzata nelle ultime settimane per fronteggiare questa ondata. Tutto ciò che non è covid purtroppo viene accumulato, ritardato, posticipato. E’ evidente che questa ondata che stiamo vivendo, probabilmente sarà numericamente molto alta a livello di contagi, ma in proporzione ai contagi verosimilmente la pressione sugli ospedali non sarà come quella che avevamo con la variante Delta. C’è un virus che verosimilmente è meno aggressivo e c’è una popolazione per la maggior parte vaccinata, questa combinazione fa sì che il sovraccarico per la rete ospedaliera sia minore rispetto alle precedenti ondate. Però ci sarà comunque un aumento di ricoveri nei prossimi giorni e la rete ospedaliera deve tenersi pronta per gestire questa situazione. Dobbiamo gestire anche l’ordinario”.
Obbligo vaccinale per gli over 50
Sileri si è espresso anche sull’obbligo vaccinale per gli over 50, che scatterà dal 1 febbraio 2022. “In terapia intensiva vanno anche soggetti più giovani, però la stragrande maggioranza è sopra i 50 anni, con una differenza tra vaccinati e non vaccinati: chi non è vaccinato va in terapia intensiva con 10-12 anni di anticipo -ha dichiarato Sileri-. Questo significa che i vaccini funzionano ed è giusto mettere l’obbligo per questa fascia d’età”.